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Spinazzola: “Mi manca ancora qualcosa. Devo lavorare di più per tornare a posto”

Spinazzola: “Mi manca ancora qualcosa. Devo lavorare di più per tornare a posto” - immagine 1
Il terzino: "Mancini mi capisce. L’infortunio al tendine d’Achille è fra i peggiori per un calciatore"

Redazione

Avrebbe potuto, non essendo infortunato, regalarsi un lungo fine settimana di vacanza, Leonardo Spinazzola. Eppure prima ha chiesto al c.t. Mancini di non chiamarlo in Nazionale, poi è rimasto sempre a Trigoria ad allenarsi perché sa perfettamente che il suo fisico non è ancora al 100%, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Il paragone, magari scontato ma corretto, è quello con Nicolò Zaniolo: la scorsa stagione il numero 22 giallorosso stava bene, era a posto, ma per ritrovare esplosività e la completa estensione delle ginocchia ha avuto bisogno di tempo, partite, sensazioni, allenamenti. Per Spinazzola è lo stesso ed è per questo che, intervenendo in un podcast organizzato dalla società, ha detto chiaramente le cose come stanno: "Questo infortunio è uno dei peggiori per un calciatore, anche per le mie caratteristiche che si basano sulla velocità. Qualcosa mi manca sull’appoggio, quando devo andare sull’avampiede, ma cerco di riprendere il più possibile. Non andare in Nazionale è stata una mia richiesta, Mancini ha capito e mi ha concesso questi dieci giorni per lavorare, per rimettermi a posto e fare dei lavori specifici che mi mancano da luglio, per il polpaccio e per tutta la catena muscolare. Ho chiesto questa cortesia al commissario tecnico e lui ha capito".

Ma Spinazzola non si arrende: allenarsi è l’unica strada per riprendersi quello che la sorte gli ha tolto. La strada, ne siamo sicuri, è quella giusta.