Sarà un calcio rinnovato anche negli orari della partite? Si perderà completamente l’idea romantica delle gare in contemporanea? E’ il tema su cui la Serie A si confronterà (e voterà) oggi in assemblea, scrive Alessandro Gozzini su La Gazzetta dello Sport. Appuntamento dalle 11 e 30 in un hotel del centro di Milano: la scaletta della riunione è ricca di punti all’ordine del giorno, per cui la discussione proseguirà inevitabilmente anche nel pomeriggio.
La Gazzetta dello Sport
Spalma calcio, la Serie A al voto: niente più gare in contemporanea
Dieci slot per dieci gare. I club potrebbero schierarsi di nuovo come in occasione dell’assegnazione dei diritti tv
Il tema dei nuovi slot orari è il più impegnativo e destinato ad accendere il confronto, con conseguente riproposizione di fronti e schieramenti. La proposta verrà portata in assemblea dall’a.d. Lega De Siervo, su indicazione di alcuni club e dopo essere stata trattata in commissione diritti tv per oltre un anno. Prevede che a ogni gara venga riservato il suo slot esclusivo, in cui ogni partita occuperebbe singolarmente uno spazio orario: il perfetto campionato spezzatino. La Serie A resterebbe distribuita su tre giorni, sabato, domenica e lunedì, ma con fasce dedicate all’evento specifico. Il nuovo calendario sarebbe così organizzato: quattro partite al sabato, una alle 14.30, la seconda con fischio d’inizio alle 16.30, la terza alle 18.30 e la serale che resterebbe alle 20.45. Cinque gare alla domenica, così suddivise: 12.30, 14.30, 16.30, 18.30, 20.45. Lunedì posticipo sempre alle 20.45. Dieci diverse finestre per dieci partite a giornata, due in più di quelle previsti finora quando la domenica alle 15 si concentrano tre sfide: verrebbe aggiunto un anticipo al sabato (utile per chi poi sarà impegnato in Europa a metà settimana) e verrebbero redistribuite due delle tre gare oggi previste in contemporanea domenica pomeriggio. I club potrebbero schierarsi di nuovo come in occasione dell’assegnazione dei diritti tv: la maggioranza era con Dazn, ma non fu semplice arrivare ai 14 voti favorevoli necessari alla delibera. Fare pronostici sull’esito del voto è dunque difficile: oggi comunque si saprà.
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