Derby è già un po’ oggi, a Roma, Olimpico. Roma-Pescara, Spalletti contro Oddo, due che Roma-Lazio l'hanno già vissuto da protagonisti. Proprio Oddo firmò su rigore uno dei gol del 3-0 con cui la Lazio fece passare una notte agitata alla Roma di Spalletti, la vittoria più larga di sempre dei biancocelesti in una stracittadina di A.
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Spalletti trova Oddo. A Roma è già aria di derby
La sfida del 2006 e la rincorsa alla Juve: «Serve più personalità»
«Però adesso per me ora conta solo il Pescara e la salvezza», dice oggi Massimo. Oltre ogni pensiero che frulla pure nella testa di Spalletti, che nel dubbio però non affretta i recuperi di Manolas ed El Shaarawy e prosegue dritto alla ricerca della felicità, che si traduce in un inseguimento perenne alla Juventus. La ricetta della «cattiveria bianconera» – perché questa è la differenza che tutti alla Roma, da Totti in giù, sottolineano tra la Juve e i giallorossi – a Trigoria ancora non l’hanno trovata. Spalletti però, scrive Davide Stoppini alla 'Gazzetta dello Sport', offre un’altra chiave di lettura: «Penso sia difficile “allenare” la cattiveria – spiega il tecnico toscano –. O forse si può farlo non parlandone. Perché altrimenti vai a stimolare un difetto che viene soprattutto dal pensiero: se metti troppa attenzione su un gesto tecnico, è proprio in quel momento che finisci per sbagliare». Diverso, però, lo stimolo che Spalletti offre ai suoi giocatori: «Sulla personalità possiamo fare di più, dobbiamo fare maggiore attenzione, è un modo di essere che ti può portare vantaggi».
Magari un vantaggio potrà essere anche ritrovare in panchina dopo un mese Totti, che a Sky ha confessato: «Fossi io l’allenatore della Roma, giocherei con il 4-2-3-1 alla Spalletti». Sarà così anche stasera contro il Pescara: «Se vuoi che le cose siano facili, falle difficili. Si dice così no?», chiede il tecnico giallorosso. «I cali di tensione sono una mia responsabilità, da presidente vorrei un allenatore che la pensi così. E da allenatore vorrei dei giocatori che credano di poter incidere sul risultato. In passato non c’è riuscito nessuno? Vero, questo crea un po’ di timore... ma se la Roma mi richiamasse, io tornerei qui lo stesso». Stress da derby compreso.
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