A Roma la situazione è in bilico: l'allenatore dei giallorossi esige dei cambiamenti e impone le doppie sedute d'allenamento, mentre all'interno della dirigenza si attende solo la notizia dell'addio di Walter Sabatini. Al termine della sconfitta contro il Torino, Luciano Spalletti si è presentato pieno di rabbia ai microfoni dei giornalisti e si è sfogato, inveendo contro la sua squadra e ammettendo le proprie colpe. Una volta finito il discorso, la parola l'ha presa il direttore sportivo che ammette: "Della Roma ha detto tutto l'allenatore, presto parlerò io" , come a dire che a breve arriverà il suo annuncio.
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Spalletti: “Qui ci sono menti malate”. E Sabatini è ad un passo dall’addio
Non sembrano esserci solo i problemi in campo per la Roma. Dopo la sconfitta con il Torino, Baldissoni e Gandini volano a Londra da Pallotta. Il direttore sportivo dichiara: "A breve parlo io"
La Roma è presuntuosa, viziata e poco affamata. Questi aspetti sono quelli che l'ex tecnico dello Zenit vuole cambiare: "Qui ci sono delle menti un po’ malate, che pensano che le cose accadano da sole, in virtù del nome, del blasone, dei colori, del “tanto io sono più forte”. Non è così, questi atti di presunzione vanno cancellati. E se l’allenatore non riesce a correggere questo vizio, allora è lui il primo responsabile. Sarò costretto a modificare qualcosa, non c’è alternativa". E allora da domani doppia seduta d'allenamento, almeno fino a domenica prossima, quando all'Olimpico arriverà l'Inter di de Boer, ad eccezion fatta per giovedì, giorno in cui la Roma dovrà sfidare l'Astra Giurgiu in Europa League.
Un momento complicato, per Spalletti e per tutto il mondo giallorosso: solo Zeman e Luis Enrique erano partiti peggio nell’era della Roma americana. Il tecnico di Certaldo, la scorsa stagione, aveva perso solo con la Juventus. Quest'anno ancora non ha vinto in trasferta e ha perso 3 delle prime 9 partite. "So benissimo quello che ci penalizza e quello che devo fare nello spogliatoio, - continua Spalletti - basta leggere lo “storico” delle partite della Roma, con me allenatore e con altri in panchina. Abbiamo alti e bassi, ci sono momenti in cui viviamo nell’entusiasmo poi, appena perdiamo una partita o di fronte alle prime difficoltà, non riusciamo a tirar fuori l’impegno, il saper raschiare, lo sforzo e il sacrificio. E così non si vince niente. Questo comportamento va modificato con gli allenamenti".
Dopo la sconfitta contro il Torino l'amministratore delegato Gandini e il direttore generale Baldissoni sono volati in fretta e furia a Londra per incontrare Pallotta. Questa volta l'argomento non è lo Stadio, ma la Roma stessa. E chissà se non hanno già discusso del prossimo direttore sportivo; in settimana potrebbero arrivare novità sul fronte societario, quelle parole di Sabatini nella pancia dello Stadio Olimpico Grande Torino fanno pensare ad un imminente addio, anche perché la volontà di andarsene l'ha già esternata. La love story tra il direttore sportivo e i giallorossi è pronta a interrompersi.
(D.Stoppini)
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