rassegna stampa

Spalletti punge Zeman e Totti: «Alleno la Roma, non i singoli»

«Io gestisco la Roma, non il singolo. Per me questa con il Frosinone è una partita fondamentale per il nostro futuro, giocherà chi mi dà più garanzie e chi è più pronto. Perché la Roma ha bisogno di prontezza, forza, corsa, disponibilità...

Redazione

Nella conferenza di ieri, Spalletti non le ha mandate a dire a nessuno: a Zeman su Totti, a Totti sul suo possibile impiego, alla società su Darcy Norman ed al d.s. Walter Sabatini sul mercato e sull’ultimo arrivato in giallorosso, il bosniaco Zukanovic. La terza gara dello Spalletti 2.0, quella di stasera contro il Frosinone, nasce così, tra tante parole e mille problemi. Già, perché nell’allenamento di ieri pomeriggio si sono fatti male anche Digne e Torosidis.

Norman ed Ed Lippie se li è ritrovati, messi lì direttamente da Pallotta. Difficile che ne possa parlare male, ma le cose le ha messe subito in chiaro: «Sono persone aperte al dialogo, mi hanno dato dei programmi dei lavori fatti in precedenza, ma poi bisogna sempre vedere come sono stati abbinati a quelli sul campo. Gli ho detto quello che mi piace fare, ho trovato disponibilità da parte loro. Ma poi alla fine si fa un lavoro come piace a me».

L’altra pettinatina Spalletti l’ha riservata a Zeman e alle sue parole su TottiSpiace vederlo infreddolito il panchina, va gestito diversamente»). Replicando così: «Quando le ho sentite sono rabbrividito, visto che due minuti prima eravamo al telefono insieme. Zdenek prima mi ha ripetuto come a Trigoria nessuno rispetti le regole, poi detto cose completamente diverse». Poi su Totti: «Io gestisco la Roma, non il singolo. Per me questa con il Frosinone è una partita fondamentale per il nostro futuro, giocherà chi mi dà più garanzie e chi è più pronto. Perché la Roma ha bisogno di prontezza, forza, corsa, disponibilità e sacrificio».

Infine anche una parola per Sabatini, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Non tanto per El Shaarawy, quanto per Zukanovic: «Sabatini è stato bravo a inserirsi, è un acquisto che ho avallato anche io perché conosco il giocatore. Viene a completare un reparto per fare risultato subito. Ma se parliamo di un mercato fatto a bocce ferme per vincere è tutto altro discorso».