rassegna stampa

Spalletti punge: «La festa di Totti andava fatta in un altro momento»

Il tecnico difende Iturbe: "Peccato per il gol fallito alla fine, altrimenti staremmo parlando di un grandissimo secondo tempo. Ha bisogno di sentirsi la fiducia addosso"

Redazione

Pare non si possa fare altro che vincere 4-0, per non subire neppure un gol: dopo l’Udinese e il Crotone, ecco l’Astra Giurgiu. L’Astra Giurgiu fa parte del romanzo che Luciano Spalletti conosce bene. Romanzo di cui un capitolo significativo è stata anche la festa di Totti di martedì sera, proseguita fino a notte fonda. Da lì riparte l’allenatore giallorosso: «Giocatori affaticati dopo aver fatto le ore piccole? In verità mercoledì li ho visti abbastanza bene in allenamento… Ma la regola corretta sarebbe stata farla in un altro momento, la festa». Pizzicata, tanto per rimettere in riga la questione: «Ora riparte la rumba eh…si ricomincia con l’allenamento pieno, a Trigoria dalle 10 della mattina fino alle 18».

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", da serate così spesso ha molto più da perdere che da guadagnare. «E invece abbiamo fatto una gara di livello. Abbiamo avuto l’attenzione giusta, continuità di gioco, abbiamo proposte trame interessanti. Insomma, la Roma ha fatto bene, stavolta davvero non posso dire nulla: gara seria, prestazione seria e risultato serio».

Il tecnico difende Iturbe: «Peccato per il gol fallito alla fine, altrimenti staremmo parlando di un grandissimo secondo tempo. Ha bisogno di sentirsi la fiducia addosso, ha il solo difetto di essere un po’ troppo bravo ragazzo». Chissà se è il «difetto» che ha pure Gerson: «Il brasiliano va aspettato, ma credo che in Italia non possa fare il trequartista come accadeva in Brasile. Lui non va mai in profondità, non è né Nainggolan né Perrotta per intendersi. Io lo vedo mezzala, è lì che deve crescere».

(D. Stoppini)