Totti è argomento esplosivo, a Roma. «Perché tutti ci inzuppano dentro», dice perfettamente Luciano Spalletti. Perché Totti fa comodo a chiunque, anche lui lo sa. Questo è lo spaccato di Roma. Questa è la Roma spaccata. E in mezzo c’è comunque un giocatore che non si è stufato. Che non rientrerà fino a quando Spalletti non sarà riuscito a mettere in campo una squadra «corta» al punto giusto, al punto di potersi permettere lo scarso dinamismo del capitano. «Tengo più io a Totti che voi — dice Spalletti —. Ma la carta d’identità non è più la stessa, bisogna stare attenti ai rischi che si corrono. Non c’è più Totti a prescindere, c’è un giocatore che va di pari passo con i risultati della squadra».
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Spalletti, la Roma e l’esplosivo Totti «So io come fare»
«Tengo più io a Totti che voi — dice Spalletti —. Ma la carta d’identità non è più la stessa, bisogna stare attenti ai rischi che si corrono. Non c’è più Totti a prescindere, c’è un giocatore che va di pari passo con i risultati...
Un uomo che sta per (ri)diventare papà, i primi giorni di marzo farà ancora segno 3 con la mano. Sarà il numero dei figli, non quello dei 300 gol con la Roma, che stona un po’ a fronte del crollo del minutaggio: 213’ giocati in questa stagione, contro i 1602’ di 12 mesi fa. Il contratto in scadenza è argomento che il presidente affronterà di persona nel prossimo blitz romano, che non coinciderà (salvo cambi di programma) con la sfida al Real Madrid. Totti vuole essere trattato ancora da calciatore, poi l’accordo economico non sarà un problema, anche a costo di ridursi l’ingaggio attuale di 3,4 milioni netti.
(D. Stoppini)
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