One man show. Luciano Spalletti ieri ha ospitato a Trigoria molti piccoli tifosi della Roma. Ha poi visto la sua squadra cimentarsi in una partitella a ranghi misti con la Primavera. E infine ha trasformato gli studi di RomaTv in una cattedra di Coverciano. Lezioni di tattica dell’allenatore, per spiegare che «il 4-2-3-1 è il modulo che prediligo, perché è quello che ti permette la miglior copertura del campo. Ma poi guai a essere rigidi». Come con Dzeko, che il tecnico ha definito «un camion, a partita iniziata può dare nuove energie ai compagni con le sue qualità fisiche. Ma con l’Inter la partita l’ha cambiata il carattere della squadra». Alle porte c'è il derby, e il toscano ci va con i piedi di piombo, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport": «È una partita che annulla tutto, si gioca ad armi pari e lì si vedrà chi sarà più bravo a costruirci qualcosa sopra. Non conta nulla quello che c’è stato prima, anzi la partita è di vantaggio per chi è in difficoltà, perché ha la possibilità di riscattarsi».
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Spalletti: «Il derby? Non conta quanto fatto fino a qui»
«È una partita che annulla tutto, si gioca ad armi pari e lì si vedrà chi sarà più bravo a costruirci qualcosa sopra. Non conta nulla quello che c’è stato prima, anzi la partita è di vantaggio per chi è in difficoltà, perché ha la...
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