Luciano Spalletti alla dura sfida-tabù contro la Juventus. In 17 gare ufficiali il tecnico giallorosso ha racimolato le briciole, appena tre pareggi, incassando ben 14 sconfitte (due pari e 5 k.o. proprio alla guida della Roma). Bilancio impietoso, che diventa praticamente nefasto se si prendono in considerazione solo le gare giocate a Torino: in tutto un pareggio e 8 scivoloni. Strike o giù di lì, quasi percorso netto.
rassegna stampa
Spalletti e quel muro Juve invalicabile
Spalletti ora sta studiando due mosse: la difesa a tre ed il doppio trequartista. A Torino, domenica, la Roma potrebbe giocare così, con un 3-4-2-1 che le permetterebbe di mettersi sostanzialmente quasi a specchio con la Juventus
«In campionato non sono mai riuscito a batterla, è giunta l’ora di riuscirci», disse il tecnico della Roma nella conferenza stampa del 29 agosto 2009. Poi, il giorno dopo, la sua Roma invece si sciolse (1-3) sotto i colpi di Diego (doppietta) e Felipe Melo. Fu l’ultima mazzata, quella decisiva. Tanto che 48 ore più tardi Spalletti si dimise, interrompendo per un po’ la sua storia d’amore con la Roma.
Spalletti ora sta studiando due mosse: la difesa a tre ed il doppio trequartista. A Torino, domenica, la Roma potrebbe giocare così, con un 3-4-2-1 che le permetterebbe di mettersi sostanzialmente quasi a specchio con la Juventus. Manolas e Rüdiger sono sicuri del posto, la terza casella in difesa se la giocano De Rossi e Torosidis. Davanti, invece, Nainggolan giostrerà alle spalle di Dzeko nel centrosinistra, mentre nel centrodestra dovrebbe esserci Salah. A meno di clamorosi colpi di scena, leggi Totti. Ieri Spalletti l’ha provato, chissà che non pensi anche a lui per anestetizzare quel fastidioso tabù.
(A. Pugliese)
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