Le vittorie consecutive in casa della Roma ora sono 14, battuto il primato della squadra di Testaccio, Napoli ributtato giù dal secondo posto e Juventus riavvicinata in classifica (anche se stasera c’è il recupero col Crotone). Luciano Spalletti: altri 4 gol alla Fiorentina proprio come il febbraio di un anno fa. Ma, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", l’ispirazione viene dagli Stati Uniti, dalla vittoria di New England nel Superbowl: «Ecco, abbiamo visto cosa è successo l’altra notte con i Patriots, tutto può succedere in campionato e noi dobbiamo crederci – ha spiegato Spalletti –. Noi stiamo facendo un grande torneo, così come lo sta facendo la Juve. Abbiamo però l’obbligo di provarci fino alla fine. In questo periodo ci sono molte partite e si può entrare in confusione».
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Spalletti: “Bene se si gioca così: anche Salah può stare fuori”
Il tecnico dopo la vittoria contro la Fiorentina: "Davanti ne ho 2-3 soli, ma non è detto che non possa star fuori proprio l'egiziano, ora che la squadra ha trovato questo equilibrio»
In confusione non è andata la Roma: «Dopo i primi 25’ abbiamo cominciato a bacchettare alto, dal punto di vista fisico siamo passati sopra alla Fiorentina, abbiamo accettato gli uno contro uno e mantenuto lucidità». E non era scontato, dopo le prestazioni con Sampdoria e Cesena che un po’ di negatività l’avevano sprigionata: «C’era da pulire questa situazione, abbiamo tolto ogni dubbio. Siamo forti e l’abbiamo mostrato anche stavolta». E la Roma è tornata a non subire reti, anche nel giorno in cui (almeno in panchina) è tornato Salah: «Davanti ne ho 2-3 soli – ancora Spalletti –, ma non è detto che non possa star fuori proprio Salah, ora che la squadra ha trovato questo equilibrio» Spalletti travestito da...sindacalista: «Ci sono dei contratti di cui la società dovrà parlare, se la Roma è forte lo si deve ai calciatori. L’importante è avere un equilibrio nello spogliatoio, se si creano delle differenze qualcuno ci resta male. Il rinnovo di Totti? Quello ora ve lo puppate voi, non è affar mio. Del mio contratto se ne parla a fine stagione, ribadisco».
(D. Stoppini)
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