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ROME, ITALY - SEPTEMBER 28: Matias Soule of AS Roma during the Serie A match between AS Roma and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico on September 28, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
Ad un certo punto la suggestione è stata davvero una trattativa: nel 2023 Luciano Spalletti e la Federcalcio chiesero a Matias Soulé se fosse interessato a sfruttare il doppio passaporto per vestire la maglia azzurra. La risposta fu garbata ma ferma: "Grazie per la preferenza ma io mi sento argentino e punto a indossare la maglia della mia nazione". Soulé, - scrive Roberto Maida su La Gazzetta dello Sport -pur essendo grato al Paese che l'ha reso ricco e famoso, non ha cambiato idea e spera ancora di essere convocato dalla patria. Avendo 22 anni, non gli manca il tempo per realizzare l'obiettivo. La sensazione che hanno tutti, a Coverciano, è che la mossa mediatica del procuratore sia servita a richiamare l'attenzione in Argentina. Lo sguardo seduttivo verso l'Italia insomma è sembrato strumentale. Del resto i mancini di fantasia da quelle parti hanno faticato, come ricorda l'altro romanista Dybala. Con Messi (e in passato Di Maria) di spazio non ce n'era mai. Le cose però possono cambiare dopo il Mondiale. E Soulé, insieme al suo entourage, lo sa perfettamente. passato, ad esempio, la Federcalcio aveva cercato di convincere anche Facundo Buonanotte, trequartista 2004 del Chelsea. Solo che Scaloni se ne è accorto e per non lasciarselo sfuggire l'ha convocato. Ecco: Soulé si augura che accada la stessa cosa.
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