Russi e americani, ma questa volta fortunatamente si tratta solo di una partita di Conference League. Senza i soldi degli amici del giro Abramovich-Gazprom, a quest’ora il Vitesse, una delle squadre più antiche d’Olanda, sarebbe fallito. Per anni il Vitesse è stato la squadra satellite del Chelsea (Matic e Mount i due ex gialloneri che hanno fatto più strada), ma oggi in rosa non c’è più alcun elemento di proprietà dei Blues. La linea - sottolinea 'La Gazzetta dello Sport' - però è rimasta quella di una gestione oculata che permetta la sopravvivenza del club e poco più, provando a valorizzare qualche talento.
La Gazzetta dello Sport
Sorteggio Conference: ecco il Vitesse, un pezzo di Olanda salvato dai russi
A lungo una squadra satellite del Chelsea, i rivali sono di proprietà degli oligarchi. Col nipote di Bogarde e bomber Openda
Come il difensore Doekhi, nipote di Winston Bogarde, oppure Bazoer o ancora come il bomber Openda, 16 reti stagionali, punta centrale in un attacco a due o anche ala in un tridente. In rosa anche l’ex Juventus under-23 Baden Frederiksen, unico arrivo non a parametro zero del mercato stagionale del Vitesse (è costato 1,8 milioni), autore di una discreta stagione con 10 gol segnati; e il prestito della Fiorentina Rasmussen. In panchina Letsch, tecnico di scuola Red Bull, al primo anno in Eredivisie ha centrato il quarto posto, mentre nella stagione attuale il meglio l’ha offerto in Conference. In Olanda invece diverse pause, con alcuni black out imbarazzanti (0-5 contro il Psv, 0-5 contro l’Ajax in coppa) per una squadra in zona Europa.
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