(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Olimpico chiama Boston: missione compiuta.
rassegna stampa
Sorridi, piccola Roma Rivincita con la Juve e la Coppa Italia è tua
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Olimpico chiama Boston: missione compiuta.
Il primo trofeo della nuova Roma statunitense è in bacheca. Davanti a ventimila spettatori i ragazzi di Alberto De Rossi si aggiudicano la Coppa Italia Primavera - la 4ª nell'albo d'oro, 18 anni dopo l'ultima - a spese della Juventus e sfatano il tabù dello stadio di casa, dove nell'ultimo anno avevano giocato e perso due finali (Coppa Italia e Supercoppa). Finisce 0-0, con i giallorossi che capitalizzano così nel modo migliore, tutto sommato senza troppi patemi, l'1-2 dell'andata a Torino. Per la Roma, in fondo, è la rivincita della finale persa a Viareggio il 20 febbraio scorso, quando furono i giovani di Baroni ad imporsi per 2-1.
Formule opposte In campo, oltre a tanti quarti di nobiltà (7 scudetti e 3 Coppe Italia per i giallorossi; 4 tricolori e 3 Coppe Italia per i bianconeri) si sfidano anche due filosofie diverse. Da un lato c'è la Roma che ha fra i titolari 7 nati nel Lazio (più il capitano Viviani, originario di Lecco ma cresciuto a Viterbo) e 2 stranieri; dall'altra la Juve, che punta invece su 6 stranieri e solo due piemontesi. La miscela complessiva nel primo tempo, però, è assai fiacca, anche se ci sono due episodi che avrebbero potuto indirizzare il match in un altro modo: il palo colpito al 18' da Ciciretti su tiro deviato da Gouano e il gol annullato al 27' a Politano per fuorigioco assai dubbio. Dunque, nel poco, più Roma che Juve, nonostante toccasse ai bianconeri l'onere del far gioco. Il 4-2-3-1 quasi speculare dei due, infatti, libera le fasce, dove corrono meglio Sabelli, Nego e lo stesso Politano. Nella ripresa i bianconeri mollano gli ormeggi, creando e sciupando due occasioni con Padovan e Chisbah, ma è la Roma a rendersi più pericolosa negli spazi, visto che Branescu è bravissimo a dire di no a Tallo e Nego. Insomma, alla fine dei giochi la Coppa va meritatamente alla Roma. [...]
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