Ieri mattina Rudi Garcia si è imbarcato a Fiumicino direzione Zurigo. Forse non lo sapeva, ma era il primo gesto da ex allenatore della Roma. Invitato da France Football: a Trigoria lo sapevano, ma certo avrebbero evitato volentieri l’imbarazzo di un allenatore virtualmente esonerato alla premiazione del Pallone d’Oro. Avrebbero evitato i silenzi in aereo con Florenzi e moglie, soprattutto quelli con Italo Zanzi, l’uomo di James Pallotta, la faccia della società, quella che sta decidendo di farlo fuori.
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«Sono cose che capitano» Gli imbarazzi di Rudi a Zurigo
«Ma io sono felice alla Roma, anche quando le cose vanno meno bene. Sono un uomo di calcio, so che queste situazioni capitano nella vita di un allenatore»
Garcia separato in casa, ma in fondo questa mica è una novità, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport": a Trigoria lo è dallo scorso giugno, da quando Pallotta lo ha esonerato tenendolo in panchina, caso più unico che raro. Garcia, però, ieri era separato pure fuori casa, a Zurigo, in un albergo diverso rispetto alla delegazione della Roma. «Ma io sono felice alla Roma, anche quando le cose vanno meno bene – ha detto a una tv francese al termine della serata –. Sono un uomo di calcio, so che queste situazioni capitano nella vita di un allenatore».
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