rassegna stampa

Smalling-Koulibaly, scontro tra titani: Roma-Napoli è già sfida Champions

Parola alle difese: il giallorosso ha conquistato tutti, l’azzurro è in ritardo

Redazione

Ci sono lutti che durano lo spazio di un nuovo bacio e matrimoni apparentemente perfetti che invece non decollano. Ecco, Roma e Napoli, in fondo, paiono vivere situazioni del genere, scrivono Mimmo Malfitano e Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". L’universo giallorosso infatti, dopo aver sofferto per l’addio di Manolas, ha scoperto subito un nuovo grande amore, Chris Smalling, mentre quello partenopeo, sorprendentemente, ha verificato come l’alchimia tra il greco e Kalidou Koulibaly debba essere ancora trovata, anche perché il rendimento del senegalese in questo avvio di stagione è stato inferiore ai suoi standard. Una cosa comunque è certa: la corsa alla qualificazione in Champions per Roma e Napoli passa dai piedi dei due giganti.

E se a Trigoria prima la difesa sembrava il punto debole della squadra, con l’arrivo di Smalling è tornato il sereno. Con lui in campo la squadra di Fonseca ha subito 5 gol in 7 partite stagionali, con l’inglese che si è anche iscritto nel tabellino dei marcatori mercoledì scorso contro l’Udinese. Chris ha conquistato tutti, senza contare che – con lui al fianco – anche il rendimento di Mancini e Fazio è cresciuto in modo esponenziale. Non è un caso, perciò, che la Roma abbia intenzione di riscattarlo dal Manchester United, dove il d.s. Petrachi ha avuto l’ottima intuizione di prenderlo in prestito per 3 milioni, come cavallerescamente gli ha riconosciuto ieri lo stesso Fonseca. Il difensore ha un contratto fino al 2022 e la trattativa non sarà semplice perché il Manchester vuole partire da una base di circa 20 milioni per un giocatore che tra 19 giorni compirà 30 anni. "A maggio, quando tornerò a Manchester, sarò un calciatore migliore", ha detto due giorni fa in una intervista a «TheAthletic.com». Ma a Roma, pur sapendo che la sua volontà sarà decisiva, sperano ancora, perché Smalling si sta trovando benissimo sia con la città, che con Fonseca.

Tanta rabbia e altrettanta voglia di rimettere in piedi le ambizioni scudetto, invece, le ha Koulibaly. Sentimenti che pure potrebbero spaventare Edin Dzeko, nonostante l’attaccante della Roma finora abbia già segnato 4 reti al Napoli, peraltro tutte al San Paolo. Il senegalese non ha ancora raggiunto la forma migliore e le sue prestazioni non sempre sono state impeccabili. Koulibaly è nervoso, come mai prima, tatticamente è persino disordinato, e parte dei 13 gol subiti nelle 10 partite di campionato lo coinvolgono. I suoi errori sono stati determinanti nelle due sconfitte finora rimediate dal Napoli. Contro la Juventus, la sua autorete nel recupero causò la prima delusione. Contro il Cagliari, invece, si fece sorprendere dalla ripartenza di Nandez e dal colpo di testa vincente di Castro. L’ultimo in ordine di tempo, poi, l’ha commesso contro l’Atalanta, sbagliando il tempo dell’uscita in occasione del pari di Ilicic. Incertezze continue, determinate anche dalla poca serenità.