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ROME - OCTOBER 28: Sebastiano Siviglia (R) of SS Lazio and Alessandro Matri of Cagliari Calcio compete for the ball during the Serie A match between SS Lazio and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico on October 28, 2009 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Sebastiano Siviglia ha vestito anche la maglia della Roma, ma in pochi se lo ricordano. L'ex difensore laziale ha rilasciato un'intervista a la Gazzetta dello Sport in cui ha raccontato anche l'aneddotto della litigata con Totti in un derby. Ecco le sue parole
Prima l’Atalanta, poi la Roma. Lì come mai non andò?
"Mi volevano West Ham e Betis, ma i giallorossi avevano vinto lo scudetto. Io avevo debuttato in Serie A contro la Fiorentina di Batistuta, finito poi alla Roma. Per me fu come chiudere un cerchio, ma giocai poco. A posteriori fu una scelta sbagliata. Scelsi di andare via io".
La Lazio. Come nacque l’affare?
"Tournée a Valencia col Parma. Notte inoltrata, tipo le due. Squilla il telefono. 'Ao’, è Siviglia? Vieni a giocare con noi?'. Chiesi chi fosse. 'Sono il presidente Lotito'. Sono stato uno dei suoi 9 acquisti in un giorno".
All’inizio la accolsero con scetticismo?
"Sì, anche in virtù del mio passato alla Roma. Qualcuno mi chiamava spia. Ma il tempo ha cancellato tutto. La Lazio è stata il capolavoro della mia carriera. La compagna con cui sarei invecchiato".
Se le diciamo Paolo Di Canio?
"Prima del derby del 6 gennaio vinto 3-1, che io non giocai, portò la squadra a casa a vedere Braveheart per caricare tutti in vista della partita".
Parlando di derby. Lei diede del “cornuto” a Totti.
"Perché lui mi disse 'f***'. Solo goliardia, però: finì lì".
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