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Sir Claudio: “Lorenzo top. Finito il tempo della Rometta”

Sir Claudio: “Lorenzo top. Finito il tempo della Rometta” - immagine 1
Sul fronte mercato Ranieri, che non ha fatto nomi, ha ribadito soltanto che il club cerca "giocatori da Roma e che non abbiano problemi d'ambientamento"
Redazione

I derby con la Lazio li ha riavvicinati in campo. E Bologna ora è un'altra promessa di felicità, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. Claudio Ranieri e Lorenzo Pellegrini, uniti fuori dal campo da un rapporto speciale, sono ripartiti a braccetto anche lungo il sentiero minato della Serie A. Se il tecnico - che è anche "psicologo" - ha saputo scrivere un copione perfetto all'Olimpico, tirando fuori dal cilindro il capitano nel momento più complicato, lui, l'uomo simbolo della nuova Roma, ha risposto interpretando al meglio le linee guida di Sir Claudio. E come conferma l'allenatore, la squadra ripartita dall'estasi del derby ha adesso il volto e soprattutto gli occhi di uno dei più importanti "figli di Roma" degli ultimi anni: "L'ho visto spigliato, molto concentrato, si allena sempre da primo della classe - ha detto ieri -. Godiamoci questo Lorenzo. Poi deciderò chi far giocare. Lui resterà con noi". Come un nuovo "acquisto" fatto in casa, proprio nei giorni di mercato in cui il club cerca rinforzi «da Roma», per dirla proprio con Ranieri.

E proprio un alter ego a Pellegrini per questa squadra che ora è solo «Roma», non più «Rometta», come ha detto il tecnico, potrebbe essere Davide Frattesi dell'Inter, prodotto del vivaio giallorosso pronto nel caso a calarsi subito nella realtà di Trigoria. Ranieri, che non ha fatto nomi, ha ribadito soltanto che il club cerca "giocatori da Roma e che non abbiano problemi d'ambientamento". Proprio come non ne avrebbe il centrocampista nerazzurro, di cui si parla per un ritorno nella Capitale. Ma al di là delle trattative di mercato e delle istruzioni di volo per chi c'è già in rosa, gli occhi accesi di Ranieri, di Pellegrini e di tutti i giallorossi, nessuno escluso, restano comunque proiettati al Bologna e al tabù trasferta: un trend negativo (come ha dimostrato l'ultima gara di Como), per il quale la Roma non vince una gara fuori casa dal 25 aprile dell'anno scorso a Udine.