250 gol in Serie A di Francesco Totti, 250 reti in 22 anni, 250 regali a tutti i tifosi della Roma. Nel giorno dei 40 anni del Capitano, per Totti e i romanisti è tempo di riavvolgere l’album dei ricordi giallorossi e di una vita, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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Si scrive Totti, si legge gol. Così la favola diventa storia
Il Capitano, le sue reti che hanno fatto innamorare i tifosi della Roma e quella volta che contro la Juve disse a Tudor: «Sono 4, zitti e a casa»
Impossibile fare un elenco di 22 anni di emozioni, nel giorno dei suoi 40 anni. In tempi più o meno recenti ha detto: «Le mie reti più belle? Il pallonetto contro l’Inter, il gol al volo alla Samp, il pallonetto nel derby. Anche se il più importante di tutti (e di Totti, ndr) è stato quello dello scudetto». Destro o sinistro, con la placca o senza, Francesco ha sempre scelto queste reti come le sue preferite. Due fuori casa, in due stadi che adora tanto quanto il contatto col pubblico.
La favola dei 250 gol di Totti è anche la favola di cadute e risalite, di espulsioni, di momenti in cui scappare lontano da Roma sarebbe stato più semplice e redditizio, ma è anche la storia di un ragazzo che non ha mai voluto perdere il senso dell’umorismo. Dal «Vi ho purgato ancora» al selfie sotto la Sud, la Lazio è sempre stata il suo bersaglio preferito. Ma anche con Juventus e Inter il rapporto è stato movimentato. L’immagine simbolo è il 4 fatto con la mano a Tudor, ancora oggi virale: «Stai zitto, ne hai presi 4, vai a casa». L’hashtag della giornata di oggi sarà #4x10 e sicuramente ritornerà di moda la foto di quella notte, quel «4» nato sfottò e diventato leggenda.
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