rassegna stampa

Sì della Raggi: “Relazione ok, la Roma avrà il suo stadio”

"Cantieri entro l’anno", ma c’è il nodo trasporti. La Regione avvisa: "Rispettate le nostre prescrizioni"

Redazione

Politicamente, non dovrebbero esserci più dubbi: lo stadio a Tor di Valle si farà, e i cantieri (probabilmente) apriranno entro l’anno. Lo annuncia il sindaco Virginia Raggi davanti ad una platea di fedelissimi. Felici, nonostante lo scetticismo che emerge dalla relazione del Politecnico di Torino, illustrata ieri dal professor Bruno Dalla Chiara, il quale si è impegnato a costruire un parere favorevole, ma messo alle strette non può esimersi dal ribadire il rischio che una viabilità "già congestionata" mandi definitivamente in tilt il quadrante in cui sorgerà l’opera e un pezzo di Grande raccordo anulare. Ne viene fuori un "sì condizionato" ad un effettivo rilancio del trasporto su ferro, che copra almeno il 50% dell’afflusso dei tifosi al nuovo impianto (col potenziamento della linea Roma-Fiumicino e, soprattutto, del trenino Roma-Lido) e all’effettiva esecuzione del piano di mobilità sostenibile (Pums) con cui il Comune tra car sharing e ciclabili vorrebbe rivoluzionare le abitudini a spostarsi dei romani

"Convinciamo i tifosi a non prendere l’auto", è il messaggio che emerge dalla relazione del Politecnico, scrivono Alessandro Catapano e Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Che ha solo un valore consultivo, ma riprende fedelmente le condizioni contenute nella delibera di pubblico interesse approvata dall’Assemblea capitolina il 15 giugno 2017 e, soprattutto, le prescrizioni che sei mesi dopo accompagnarono l’ok della Conferenza di servizi regionale, queste sì davvero vincolanti.

"Non ci sono timori – assicura il vicepresidente della Roma Mauro Baldissoni –. Ai lati di Tor di Valle passano due ferrovie e attraverso il loro rafforzamento, che avverrà tramite finanziamenti in parte nazionali e in parte a carico del proponente, sarà possibile raggiungere lo stadio comodamente". Ma a quanto ammontano questi investimenti? Nella delibera Raggi sul pubblico interesse è previsto che oltre alle opere pubbliche a carico del proponente – per un valore di circa 80 milioni, tra cui spicca l’unificazione di via del Mare e Ostiense –, il contributo costo di costruzione, sempre a carico dei privati, sia utilizzato per finanziare il trasporto pubblico. Si tratta di circa 45 milioni che verrebbero impiegati principalmente per pagare la realizzazione della nuova stazione di Tor di Valle e l’acquisto di nuovi treni o la rigenerazione di quelli esistenti. "Noi ci aspettiamo che la procedura si concluda il prima possibile – ribadisce Baldissoni –. Abbiamo investito in questo progetto tempo e risorse come mai nessuno prima. È tempo che la città abbia la possibilità di vedere realizzato un investimento di tale portata". I tempi? Un mese e mezzo, due al massimo, per ottenere dall’Assemblea capitolina variante al piano regolatore e convenzione urbanistica. Poi toccherà alla Regione dare il via libera a costruire.