La sua avventura in giallorosso inizierà ufficialmente questa mattina presto, quando Jordan Veretout alle 8.30 varcherà il cancello di Villa Stuart per svolgere le visite mediche, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Con lui ci sarà anche Amadou Diawara, l’altro mediano con cui probabilmente andrà anche in concorrenza per un posto al sole. Poi la firma del contratto con la Roma (quinquennale a 2,3 milioni di euro a stagione più bonus, alla Fiorentina 19 milioni) e il primo approccio con Trigoria nel corso del pomeriggio, quando i giallorossi giocheranno la loro seconda amichevole (ore 17.30 contro il Trastevere, Serie D).
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Sì, con Veretout la Roma trova il play alla Busquets
Il francese sarà l’ago della bilancia negli schemi di Fonseca Ieri è sbarcato nella Capitale: «Non vedo l’ora di cominciare»
Ma quale sarà il ruolo di Veretout in questa Roma? Probabilmente toccherà a lui fare quello che ha fatto Javier Pastore nella prima sgambata, quella vinta giovedì per 12-0 con il Tor Sapienza. E cioè il play nella Salida Lavolpiana, il meccanismo di gioco mutuato dal Sud America e su cui hanno costruito parte delle proprie fortune Guardiola, Luis Enrique e Pochettino. E che è anche una delle chiavi del gioco di Fonseca. Dove, appunto, Veretout dovrà essere l’ago della bilancia di un meccanismo volto a favorire il palleggio dal basso e l’uscita del pallone, soprattutto in situazione di pressione avversaria.
Nel Barcellona di Guardiola lo faceva alla perfezione Busquets, nella Roma di Luis Enrique toccava ad esempio a De Rossi. Così il 4-2-3-1 si può trasformare in modo dinamico o in un 3-3-3-1 o in un 3-4-2-1, a secondo – appunto – della posizione del trequartista opposto, garantendo così superiorità numerica nella fase iniziale dell’azione.
Veretout, dunque, sarà la mente della Roma, l’uomo che avrà il compito di creare gioco dal basso in caso di pressione avversaria. Con lui i giallorossi trovano il fosforo ma non solo, perché il centrocampista francese è anche un giocatore muscolare e fisico, che sa contrastare e coprire le varie linee di passaggio, risultando di conseguenza molto importante anche per la fase difensiva.
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