La storia di Diego Perotti e del Siviglia è la storia di un rapporto nato bene e finito male, fatto di grandi amicizie (Fazio, su tutte, "un vero fratello per me"), ma anche di momenti duri, che gli avevano fatto pensare persino di smettere. Ecco perché oggi Perotti torna nella sua ex città con il petto in fuori: "Sono contento di tornare a giocare qui – ha detto in conferenza, accanto a Di Francesco – e vedere a che punto siamo con la preparazione. Per me sarà una grandissima emozione, questa è una delle città più belle del mondo e l’ho sempre detto. Per quello che significa la partita anche io sono felice, sono arrivato qui che ero un ragazzino di 18 anni, questa è la mia seconda casa e qui sono diventato uomo".
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Sì, adesso è tutto un altro Perotti: “Roma, io ci sono”
L'esterno ritrovato: "Con questo sistema di gioco mi trovo molto bene. Certo, Salah faceva tanti gol..."
Come scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport", il gol al Genoa, se non tutto, ha cambiato tanto e oggi Perotti dice: "Il mio obiettivo è alzare un trofeo e abbiamo la qualità per farlo perché sono sicuro che Monchi troverà anche il miglior sostituto di Salah. Rimpiazzare Momo non sarà semplice –aggiunge -, ma io voglio dare il mio contributo. Mi piace molto questo nuovo sistema di gioco. Faccio anche movimenti che in passato ho avuto difficoltà a fare: accentrarmi, non dover aspettare la palla. Mi permetterà di essere più pericoloso, di fare più assist e cercare di più la porta, dove devo migliorare. Salah però ci garantiva gol e molti assist".
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