rassegna stampa

Serturini e il titolo: “Noi ci crediamo, unite si può. Roma una seconda pelle”

LaPresse

Punto fermo della Bavagnoli, Annamaria ha obiettivi precisi: "Penso solo al calcio, poi chissà. Razzismo? Non esiste da noi"

Redazione

AnnamariaSerturini dice che l’obiettivo suo e della Roma è quello di «vincere lo scudetto», scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta Sportiva". Anche arrivare secondo non dispiacerebbe, ma la giovane attaccante della Roma non si fa problemi ad allargare l’orizzonte. A 21anni esiste solo il calcio: "Sono concentrata sulla Roma, sento questa maglia come una seconda pelle". Poi ci sarà spazio per altro. Magari per qualche pubblicità. Se Cristiano Ronaldo, il suo idolo (al femminile è BarbaraBonansea) posa in intimo, lei farebbe lo stesso: "Perché no? Un uomo può e una donna no? È giusto che le calciatrici abbiano queste opportunità". Nessun problema. Problemi, semmai, glieli crea il razzismo: "Non capisco cosa spinga le persone ad andare allo stadio per insultare un giocatore dal colore di pelle diverso. Per fortuna nel calcio femminile queste cose non succedono". 

Tra una settimana con la Juve le giallorossegiocheranno alle 12.30, poco dopo la Roma ospiterà Brescia: "Ci dispiace, ma il vero romanista verrà da noi e poi farà le corse per andare all’Olimpico". Sono le bianconere l’avversario per lo scudetto? "Sì, ma non solo. Già con la Florentia ci aspetta una gara difficilissima. Vogliamo il titolo o almeno arrivare in Champions". Dalla partita persa con il Milan all’esordio avete cambiato marcia. Cosa è successo? "L’allenatrice ci ha detto che bisognava cambiare marcia per arrivare lassù, dovevamo fare uno scatto fisico e di testa". E Milena Bertolini, c.t. dell’Italia, cosa le ha insegnato? «A non mollare mai. Ma proprio mai». Il suo numero è il quindici. Come mai? "Scelto da bambina, mai cambiato. Mi sono fatta male prima del Mondiale Under 17 e mi sono ripromessa che se ce l’avessi fatta a giocare quel torneo non lo avrei più lasciato. E così è stato".