Una ventina di milioni di euro. È questo il mancato incasso per i club di Serie A, stimato per questo mese di gare a porte chiuse, considerando anche gli impegni nelle coppe europee, tra biglietti e quota-parte abbonamenti. Il danno economico prodotto dalle porte chiuse - sottolinea 'La Gazzetta dello Sport' - verrà mitigato dal risparmio dei costi di servizi, quantificabile tra i 3 e i 4 milioni. Se il blocco dovesse protrarsi le conseguenze si moltiplicherebbero ed estenderebbero i loro effetti ad altre voci del fatturato, comel’hospitality negli stadi. Tra i grandi club, il Milan è l’unico che con nettezza ha annunciato che rimborserà la quota-parte degli abbonamenti. Pure l’Inter si è detta disponibile a venire incontro ai suoi abbonati, non prevedono nulla in tal senso Napoli, Juventus e Roma. Per i diritti tv, invece, nel prossimo ciclo l'assegnazione subirà inevitabilmente dei rallentamenti. Senza contare gli altri progetti, come quelli sugli stadi o gli investimenti sugli assetti proprietari.
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Serie A, 20 milioni di danni. Gare a porte chiuse, il conto è salato: ora i diritti tv non sono più al sicuro
Tra biglietti e quota abbonamenti, i club di Serie A perdono 20 milioni per un mese di stop. Ma l’emergenza coronavirus può avere pesanti conseguenze e rallentare la vendita del calcio in tv nel prossimo ciclo
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