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La Gazzetta dello Sport

Sensi: “Pallotta ha fatto scelte improprie. Giusta la decisione di tenere Ranieri”

Redazione
L'ex presidente ha anche parlato di papà Franco: "Mi ha insegnato tutto"

La passione per la Roma è sempre la stessa, tanto che domenica — nonostante il raffreddore e una tosse che a tratti le fa ancora tremare la voce — Rosella Sensi era all’Olimpico, a godersi la vittoria dei giallorossi contro il Verona. Si divide tra la Capitale e Visso, il paese d’origine dei Sensi, provincia di Macerata, di cui è stata eletta, con una lista civica, sindaco a giugno del 2024. Come suo padre Franco, come suo nonno Silvio. L'ex presidente della Roma si è raccontata i un'intervista alla Gazzetta dello Sport.

Sta continuando a seguire le orme di suo padre, come con la Roma di cui è stata prima ad, poi — dal 2008 al 2011 — presidente.

"Mio padre mi ha insegnato tutto. O meglio, mio padre e mia madre mi hanno insegnato tutto e lo hanno fatto soprattutto con l’esempio, anche se in modo diverso: papà trasmetteva determinazione, entusiasmo, voglia di fare, costanza nel raggiungere un obiettivo, mia madre sapeva riportarci con i piedi per terra. Spero siano contenti di me".

Lei sembra preferire fare più che apparire.

vero, ma non è sempre un pregio, soprattutto in un mondo che vive di apparenza. Se mi devo rimproverare qualcosa degli anni da presidente è non aver saputo comunicare le cose nel modo giusto".

Ricorda momenti di rabbia?

"Soprattutto vedendo il dolore di papà per le contestazioni, perché per lui fino all’ultimo giorno, nonostante fosse in terapia intensiva, la Roma era la prima preoccupazione. Quanto a me, 25 giorni dopo aver avuto mia figlia ho cominciato a ricevere minacce di morte importanti: avevo paura, per mio marito e soprattutto per mia figlia".

Anche Pallotta l’ha fatta un po’ arrabbiare...

"Non infierirò perché non mi piace farlo su chi non c’è più. Purtroppo ha fatto parte della storia della Roma per un certo periodo, la rabbia non è tanto per la famiglia Sensi, perché la storia non la cancella nessuno, quanto per quello che è stato fatto all’interno della società. Che cosa? Scelte secondo me improprie.. E poi c’è la storia della Cappella di Trigoria trasformata in un magazzino: mia madre ha pianto, non lo faceva mai".

Di recente ha fatto un post per i 49 anni di Totti.

"Ci sentiamo molto poco rispetto a prima, ma l’affetto è sempre grande. Io continuo a chiamarlo fratellone, perché lui resta il leader, anche se è più piccolo di me...".

Torniamo al presente. La Roma di Gasperini è prima in classifica.

"Guardi, io sono molto scaramantica e non mi piace fare proclami, però quando si vince bene, quando si vince un derby e si dà entusiasmo alla squadra e ai tifosi, è giusto rendere merito agli artefici di questi successi, compresa la società di cui, lo sottolineo, fa parte anche Ranieri, una scelta importante in una struttura che è fatta di manager importanti".

Suo padre è stato un presidente molto presente, ci ha sempre messo la faccia: i Friedkin non dicono una parola .

"È stata una scelta chiara, fatta dal presidente già dall’inizio. E poi il calcio è cambiato, spero non imploda, come ho sentito dire da qualcuno".