Rudi Garcia diceva: "Il derby non si gioca, il derby si vince". Una delle tante frasi ad effetto che il tecnico francese ha lasciato in eredità ai tifosi romanisti, una massima detta alla vigilia della sfida alla Lazio del 22 settembre 2013, la prima dopo la ferita della finale di Coppa Italia. Quel derby, poi, la Roma lo vinse e fu uno dei tanti che Alessandro Florenzi ha vissuto (e conquistato) da protagonista. Quella volta lì da esterno d’attacco a sinistra, altre volte in altri ruoli. Già, perché nella sua storia calcistica il terzino destro nel derby è quasi una sorta di amuleto per la Roma. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" ne ha perso uno solo su 11, tra l’altro il primo della sua carriera da grande, giocato più di sei anni fa, esattamente l’11 novembre 2012. Il sapore acre della sconfitta non l’ha più vissuto. Un po’ anche per sfortuna, forse, visto che quello perso nella finale di Coppa Italia non l’ha giocato (Andreazzoli lo tenne in panchina) e i due persi nel 2016/17 (uno in campionato e uno nella semifinale di Coppa Italia) non li ha giocati a causa dell’infortunio al ginocchio sinistro.
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Se gioca Florenzi il derby va bene. Roma, è l’amuleto per la Champions
in 11 sfide alla Lazio ha perso la prima, poi 6 vittorie e 4 pareggi. E quel gol nel 2016 da capitano...
Insomma, se gioca Florenzi la Roma non perde il derby. E spesso lo vince anche. Negli ultimi sei a cui ha preso parte Alessandro ha collezionato 5 vittorie, dovendosi «accontentare» di uno 0-0 nel sesto. Tra questi, tra l’altro, anche quel 4-1 del 3 aprile 2016 vissuto con la fascia al braccio, da capitano, in cui segnò un gol bellissimo e decisivo, quello del 3-1 con un destro al volo dal limite che si infilò sul palo opposto della porta difesa da Marchetti. Un piccolo grande amuleto, quindi, lui che vive con il cuore tinto di giallorosso e che, da romano, vive la sfida con la Lazio in modo ovviamente particolare. "Il derby è sicuramente una partita affascinante. Una partita che poi quando la vivi sai che non è come le altre", ha detto ieri Alessandro a Dazn, in una carrellata di pensieri giallorossi in vista della gara di sabato.
Per Florenzi, poi, potrebbe essere davvero un derby importante anche per altri motivi. Perché dalla fine della scorsa stagione ha visto sfilacciarsi il rapporto con i tifosi, che spesso e volentieri lo pizzicano, fischiandolo anche a più riprese (ed a volte insultandolo anche). Florenzi di questo ne soffre eccome, perché alla Roma ci tiene davvero e perché per la Roma ci ha "lasciato" quasi un ginocchio, operato due volte consecutivamente. È anche per questo che spera prima o poi di ricomporre questa frattura con una parte della tifoseria calda della Roma. E chissà, magari sarà proprio il derby di sabato ad aiutare a rimarginare le ferite ed a riportare il rapporto sui binari giusti. Florenzi lo giocherà da terzino destro, il ruolo in cui dice di sentirsi oramai più a suo agio. E se tutto andrà come spera, continuerà nella sua striscia positiva. Da amuleto giallorosso.
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