Il 10, da sempre, è magico e speciale. Il 10 è il numero che scrive l’ultima pagina della storia; che batte le punizioni all’incrocio; che dribbla tutti gli avversari come si fa solo all’oratorio; che vede la giocata che gli altri nemmeno immaginano. Ecco, il 10 è sparito: in Serie A non c’è più. O meglio, è nascosto. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", nella lotta scudetto non sarà decisivo: la Juve (per la seconda volta in cinque campionati) non ha assegnato quella maglia, il Napoli l’ha ritirata in omaggio a Maradona, la Roma l’ha parcheggiata in panchina sulle nobili spalle di Totti (e chissà cosa accadrà quando Francesco smetterà), l’Inter su quelle meno prestigiose di Jovetic.
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Scudetto senza 10. Ma si può?
Suarez e Rivera, Platini e Maradona, Totti e Del Piero: un tempo lo scudetto era una sfida di 10. Oggi per i Dybala conta più la riconoscibilità
I 10 in passato, erano gli eroi popolari che spesso decidevano gli scudetti. Nel 1984-85 la Serie A sfoggiava davanti al mondo intero la sua irripetibile collezione di numeri 10: Diego Maradona, Michel Platini, Zico. Ma quella era un’epoca in cui quasi tutte le squadre, più o meno forti, si costruivano attorno al 10: la Fiorentina di Antognoni (prima) e Baggio (poi), la Roma di Giannini, la Sampdoria di Mancini.
Ecco la chiave: la riconoscibilità mondiale, che porta a una scelta di fidelizzazione. Io non sono solo come gioco, ma sono anche il numero che indosso: viviamo in un mondo social e due cifre sono facili da memorizzare. Molti calciatori creano prodotti commerciali e marchi con le iniziali del nome e il numero di maglia. Pirlo ha avuto un breve periodo da giovane promessa con il 10 e una carriera leggendaria da Maestro con il 21, indossato anche in Nazionale e ovviamente esportato in America. Messi contro Cristiano Ronaldo è 10 contro 7. Tanti bambini continuano a sognare la dieci, magari mentre la chiedono al loro allenatore, il sabato pomeriggio, al torneo dei Primi Calci. Per loro non c’è marketing: c’è solo un pallone che rotola e un numero magico da indossare.
(G. B. Olivero)
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