(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese)A febbraio diventerà papà per la seconda volta, poi sarà tutta una corsa fino al Mondiale, con il cuore in gola. Il 2014 può essere davvero l’anno di Daniele De Rossi, «un campione in campo ma anche un grande uomo fuori», come non manca mai di sottolineare Rudi Garcia quando parla del centrocampista giallorosso. E se l’anno che sta per andare in soffitta per Daniele è stato in chiaroscuro, quello che sta per arrivare lo può spedire dritto dritto in paradiso. Tris da futuro papà Daniele diventerà ancora papà tra poco più di un mese.
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Scudetto e Mondiale, l’anno di De Rossi: il futuro è adesso
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese)A febbraio diventerà papà per la seconda volta, poi sarà tutta una corsa fino al Mondiale, con il cuore in gola. Il 2014 può essere davvero l’anno di Daniele De Rossi, «un campione in campo ma anche un...
Dopo Gaia (avuta 9 anni fa da Tamara Pisnoli), arriverà un’altra bambina, stavolta con l’amore della sua vita, Sarah Felberbaum. E la nuova paternità, c’è da giurarci su, gli darà una spinta decisiva per la seconda parte della stagione, quella dove «Capitan Futuro» spera di lottare fino in fondo per lo scudetto e per la vittoria del Mondiale. Certo, sarebbe un tris meraviglioso, di quelli che ti restano dentro per tutta la vita, un «triplete » da cristallizzare nel tempo. Anche se, probabilmente, la gioia più grande sarà proprio la prima, quella che gli regalerà a breve la dolce Sarah.
Zeman & Garcia Del resto, il 2013 era cominciato all’insegna dei problemi, quelli che Daniele si è trascinato a lungo con Zdenek Zeman, tanto che il boemo in alcune occasioni gli ha preferito anche Tachtsidis, rovinandogli più di una volta l’umore. Le cose sono poi migliorate con la gestioneAndreazzoli, per decollare proprio con Garcia, con cui Daniele ha trovato un’intesa mentale, oltre che un ottimo feeling personale. E come spesso succede nella vita, in poco tempo, sono scomparsi i dubbi e le ansie di mesi, tanto da fargli davvero pensare a giugno di poter lasciare la Roma. Cosa che poi non è successo per sua scelta e per la parola data proprio al tecnico francese. «Tornato dalla vacanze abbiamo parlato e ci siamo detti che, passata una certa data, sarebbe rimasto — ha detto Garcia —. È un uomo di parola, così è successo».
Già, perché due giorni prima del via del campionato era arrivata l’offerta del ManchesterUnited, che però Daniele ha puntualmente respinto. Rivincita in testa De Rossi è tra quelli che aveva già ripreso ad allenarsi da solo e ieri lo ha fatto con il gruppo. Garcia ha parlato con un po’ tutti i giocatori, molti colloqui individuali, subito tanta intensità negli allenamenti. E visto che la provapeso è stata superata da tutti, da oggi si lavorerà fortemente per la Juventus. Una sfida a cui Daniele tiene in particolar modo: un po’ perché è il suo modo di vivere le grandi sfide, un po’ perché vuole cancellare l’onta della scorsa stagione. «Era una partita di calcio, non una guerra. E chi parla di scudetto sbaglia », disse nella pancia dello Juventus Stadium, rivolto proprio a Zdenek Zeman.
Pjanic Intanto ieri Miralem Pjanic ha riparlato ai media bosniaci. «Quest’anno è stato particolarmente buono, soprattutto per la qualificazione della Bosnia al Mondiale, un traguardo atteso per anni dal mio popolo—ha detto il talento bosniaco — La Roma? In questa stagione abbiamo iniziato molto bene, ora spero di poter finire la stagione con un grande successo». Lui e De Rossi saranno fondamentali per rincorrerlo sino alla fine quel successo. In tal caso, il 2014 sarebbe davvero un anno d’oro, soprattutto per Daniele, che un altro gioiello lo sta per avere a breve in famiglia
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