Si potrebbe dire: finalmente una grande per il Napoli! Il motivo? Semplice, basta dare un occhio alle statistiche per capirne il perché. I numeri dicono che gli scontri diretti sono una grande risorsa per Rafa Benitez e il suo collettivo. Raccontano che nella passata stagione, proprio contro le grandi del campionato, il suo Napoli ha tratto il massimo, o quasi. Tenendo conto dei doppi confronti con Juve, Roma, Milan, Fiorentina, Inter, Lazio, ci sono stati 8 vittorie e 4 pareggi, che hanno consentito ai napoletani di sommare 28 punti su 36. Cifre importanti, sicuramente, che fanno a pugni con i tanti punti gettati alle ortiche nelle sfide contro le formazioni medio-piccole, contro le quali il Napoli continua a faticare. Al di là delle sconfitte con Chievo e Udinese, ci sono stati i pareggi con Palermo e Atalanta che hanno contribuito a rallentare la corsa verso i primi posti.
rassegna stampa
Scontri diretti, specialità del Rafa napoletano. Nel torneo scorso: 8 vittorie e 4 pareggi
Il Napoli di Benitez fa molto bene nei big match, ma spesso inciampa contro le piccole
Punti pesanti Oggi pomeriggio, però, la questione è particolare. Napoli vuole i tre punti, perché questa partita rappresenta tanto. Sul piano tecnico, certo, ma anche su quello umano. I fatti del 3 maggio scorso hanno modificato il senso di questa sfida, di quello che fu il derby del sud, che spostava migliaia di tifosi nella Capitale e viceversa. Le motivazioni, in ogni modo, non mancheranno. Raggiungere la Roma è uno degli obbiettivi del programma napoletano, significherebbe entrare in zona scudetto. Va bè, considerato come vanno le prime due della classifica, l’impresa sembrerebbe improbabile. Ma Napoli sa sorprendere, la squadra è consapevole di quanto potrà essere importante battere i giallorossi.
Rivincita Higuain Sono sfide, queste, che esaltano i campioni. E Higuain lo è di sicuro. Non potrà essere il rigore sbagliato a Bergamo a frenarne l’impeto: lui, un gol alla Roma l’ha già messo in preventivo, gli servirebbe per rimettere a posto la propria coscienza, dopo l’opportunità fallita mercoledì sera. Con la gente ha poco o nulla da ricucire: il feeling è troppo forte. Il rendimento negativo della difesa, invece, è motivo di apprensione. Fin qui, ha subito 12 reti in 9 partite. E sono tanti per una squadra che ha ambizioni di alta classifica. Chissà che il prestigio dell’avversario non imporrà a Albiol e Koulibaly una maggiore concentrazione: nella passata stagione, in coppia con Fernandez, lo spagnolo aveva assicurato un rendimento importante. Quest’anno le difficoltà sono evidenti, come gli errori. E oggi pomeriggio, ci sarà da redimere le voglie di Gervinho, Totti e Florenzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA