rassegna stampa

Schick, il rilancio. Kotal: “Con Dzeko soffriva. È un bomber e lo vedrete”

LaPresse

Il Ct della Repubblica ceca Under 17: “Edin era il leader dell’attacco e lo costringeva a spostarsi a destra”. E adesso la Roma valuta se tenerlo

Redazione

Patrik Schick è stato un bluff in cui la Roma è caduta (e si è fatta male), si domanda Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, oppure un attaccante sfortunato nel rapporto con gli allenatori giallorossi? Chi è iscritto da tempo al secondo partito è senz’altro Vaclav Kotal, c.t. della Repubblica Ceca Under 17, uno che lo conosce bene, e proprio per questo dà l’impressione di saperla lunga proprio per la frequentazione con l’ambiente della nazionale maggiore, dove Schick anche in questi giorni sta furoreggiando. “Patrik ha avuto dei problemi con la presenza di Dzeko – ha detto al portale ceco “isport.blesk.cz” –. Il bosniaco era il leader dell’attacco della Roma e quando stava in campo costringeva Schick a spostarsi a destra. Il ruolo che invece ha in nazionale è perfetto per lui, gli dà fiducia e gli permette di credere nelle sue qualità. In Italia è cresciuto tanto e ha fatto esperienza. Può segnare con il destro e con il sinistro e lavorare bene sotto pressione. Finalmente potremmo aver trovato un nuovo bomber”.

Parole apparentemente beffarde per chi ha la Roma nel cuore, ma occhio alle facili generalizzazioni. Non è un mistero che, al netto del ruolo ingombrante di Dzeko, il 23enne di Praga sia rimasto psicologicamente schiacciato dal peso del suo cartellino, pagato 42 milioni, che lo ha trasformato nel calciatore più pagato della storia giallorossa. Schick piace parecchio all’estero, soprattutto in Bundesliga (Lipsia), così come è stato avvicinato al Milan per via di Giampaolo, che alla Sampdoria lo aveva lanciato. Ma proprio per evitare minusvalenze non è affatto escluso che Paulo Fonseca voglia valutarlo bene prima di dare il via libera ad una cessione. Chissà se, liberato dalla cessione di Dzeko – ormai ad un passo dall’Inter – l’attaccante ceco non ritrovi quella confidenza con il gol che gli è mancata alla Roma (8 reti in 58 partite) e non invece in Nazionale (8 gol in 18 match, tra cui la doppietta di 4 giorni fa alla Bulgaria e la rete di ieri col Montenegro). Se Fonseca lo rigenerasse, davvero la prossima stagione potrebbe essere chic. Anzi, Schick.