Strootman non ce la fa perché il dolore al costato rimane forte e nessuno vuole forzare. Perotti stesso discorso, anche se rispetto all’olandese per lui è a rischio anche il ritorno con il Liverpool, visto che gli esami hanno confermato la (seria) distorsione alla caviglia sinistra. E allora, sicuramente contro i Reds, forse contro il Chievo, dovrà essere Nainggolan a fare gli straordinari. Il belga a Het Laatste Nieuws racconta con quale umore la Roma si approcci alla sfida con il Liverpool: "Il 5-0 è stato troppo, ma col 5-2 abbiamo ancora la possibilità di andare avanti. Speriamo di poter rimontare come fatto col Barcellona e passare in finale col 3-0. Sappiamo che sarà difficile, ma ci siamo già riusciti una volta".
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Schick avverte: “Occhio, non sarà una gara facile”
Il ceco ospite di "A scuola di tifo": "Voglio giocare altre Champions"
Prima, però, c’è il Chievo all’Olimpico, con oltre 30mila tifosi - riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" - che proveranno a far sì che la Roma, per 90’, pensi solo al campionato e non alla Champions: "Anche perché – dice Schick a Roma Tv – per giocarla pure il prossimo anno dobbiamo restare concentrati, ci aspetta una partita non facile". L’attaccante, protagonista dell’iniziativa "A scuola di tifo" domani dovrebbe giocare dal 1’. Ieri, intanto, è tornato, anche se rapidamente, sui fatti di Liverpool: "Bisogna avere rispetto per tutti e tra tutti, questo non deve succedere".
Ai Reds, inevitabile, pensa anche Daniele De Rossi: sono state pubblicate le sue dichiarazioni rilasciate all’amico – ed ex compagno – Olivier Dacourt: "Non è impossibile passare il turno, ma molta gente non si rende conto di quanto loro siano forti". Parole dette prima della gara d’andata, suffragate evidentemente dai fatti. Fatti che hanno pure ribadito come l’uomo più pericoloso del Liverpool sia Momo Salah: "Gli abbiamo fatto qualche telefonata minatoria con FaceTime", scherzava De Rossi, che poi ha pure rivelato come "dopo il Barça, forse la partita più epica degli ultimi 20 anni, sono andato a cena con Pirlo. Ed era più elettrizzato di me". Inutile dire come Daniele, il 2 maggio notte, sarebbe ben contento di offrirgli un’altra cena.
(C. Zucchelli)
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