01:27 min
La Gazzetta dello Sport

Santon: “Mourinho unico a dire le cose in faccia. Dopo la Roma ero depresso”

Redazione
"Lo Special One era meno dittatore alla Roma rispetto all'Inter. Si era quasi addolcito" spiega l'ex nerazzurro con un passato anche giallorosso

Il "bambino" dell'Inter, il prodigio 17enne che in una notte di Champions 2009 fermò Cristiano in maglia United, ha avuto un'infanzia troppo breve. Davide Santon - si racconta in un'intervista a Filippo Conticello su La Gazzetta dello Sport -  è l'esempio di ciò che poteva essere e non è stato. Azzoppato da infortuni e rimpianti, ha smesso a 31 anni nel 2022: poteva diventare tempesta, è stato soltanto un lampo.

Ha ancora un supporto psicologico?

"È stato decisivo nei primi 6-7 mesi dopo aver smesso alla Roma: ero depresso, senza meta. Pensavo solo alla mia fine triste, diversa da quella che avrei voluto, eppure ero cosi stanco... Il calcio era diventato solo sofferenza più che gioia, però nello stesso tempo ero pieno di "se": se avessi fatto quello, se non mi fossi fatto male, se, se... Ma se il rimpianto ti assale ti serve aiuto".

A fine carriera a Roma ha ritrovato lo stesso Mou di prima?

«All'Inter girava tutto attorno a lui, alla Roma era un po' meno dittatore. Si era quasi addolcito. Ma Mou è unico in ogni epoca: ha sempre detto in faccia tutto, pochi lo fanno e ti illudono. Ho apprezzato la franchezza anche quando sono finito fuori rosa a Roma e l'unica strada era smettere: avevo iniziato con lui, dovevo finire con lui"