A Roma ha deluso, tanto da lasciare la capitale dopo una sola stagione. Ma alla Sampdoria Gregoire Defrel è partito con una marcia completamente diversa: cinque gol (con due doppiette) in otto giornate. Basta pensare che con la maglia giallorossa lo score recita un gol (su rigore contro il Benevento a risultato acquisito) in venti presenze. Il francese è stato intervistato da "La Gazzetta dello Sport" e si è soffermato anche sulla sua esperienza romana. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.
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Samp, Defrel: “A Roma leggevo cose brutte su di me, ora vi faccio vedere chi sono”
L'attaccante ex giallorosso: "In genere sono timido e calmo, ma questa è stata una spinta in più per fare bene"
A Genova c’era chi dubitava che potesse far meglio di Zapata.
Ho subito sentito parlare molto di lui, tra l’altro un ottimo attaccante, così come era successo a Sassuolo con Zaza, ma io non faccio caso ai confronti: al mio arrivo pensavo soprattutto a tornare al massimo fisicamente. Stavolta, poi, avevo qualcosa in più».
Cosa?
L’anno scorso, a Roma, sono andato male. Leggevo cose brutte su di me, come accade spesso nel calcio. Io di solito sono timido, calmo, ma stavolta ho pensato: vi faccio vedere chi sono. Una bella spinta in più.
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