rassegna stampa

Salah seppellisce la storia. La Roma ha bisogno di lui

A Firenze è stato prima adorato, poi odiato per il «tradimento». Stasera contro la Fiorentina l’egiziano torna titolare, con gli elogi di Spalletti

Redazione

Mohamed Salah è rimasto molto legato a Firenze. Si è lasciato male, per non dire malissimo, con società e tifosi, ma se oggi gioca nella Roma ed è tornato ad essere un calciatore importante lo deve soltanto ai sei mesi in Toscana. E lui lo ammette senza problemi, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". La partita di stasera per lui sarà speciale. Tornerà nell'11 titolare, dopo che Spalletti l'ha fatto riposare in Europa League. È stato un inedito, visto che da quando c’è il tecnico toscano, Salah aveva sempre giocato dall’inizio. Questa la spiegazione dello stesso Spalletti: «Attacca di continuo la linea, a volte da solo esce da certe situazioni e non serve dargli neanche troppe indicazioni. Ad Iturbe, ad esempio, ne vanno date di più».

A Firenze ha collezionato ben 9 gol e 4 assist in 26 partite. Era diventato l’idolo al pari di Borja Valero e Gonzalo, due che indossavano e indossano la fascia di capitano. Nessuno si aspettava il «tradimento» a favore della Roma, ma Salah è convinto di essere nel giusto, avendo avvertito per tempo i Della Valle. Nella capitale ha iniziato una nuova vita, la gente gli vuole bene, ma non è il re della città come a Firenze. I numeri, però, vanno di pari passo con quelli toscani: 17 gol e 10 assist in 47 partite, gli mancano 3 centri per raggiungere le 20 reti fatte con il Basilea.