Lo Special One lo ha già bocciato. E non ha nessuna intenzione di ripensarci. Mohamed Salah non è mai entrato nelle simpatie di Josè Mourinho perché è un giocatore tutto istinto, incapace di ricordare gli schemi, refrattario alla fase difensiva. E’ normale, quindi, che il talento egiziano continui ad allenarsi con la Primavera del Chelsea e che non sia stato inserito nell’elenco dei giocatori che domani partiranno per la tournée canadese. Salah per i Blues è solo un ricco assegno da incassare prima possibile. Anche la Fiorentina si è rassegnata al fatto che il Messi del Cairo non si esibirà più in maglia viola. La famiglia Della Valle sapeva che l’attaccante non si sarebbe materializzato d’incanto ieri all’ospedale di Careggi per sottoporsi alle visite mediche. Per il momento la dirigenza gigliata ha scelto il basso profilo, niente comunicati, niente dichiarazioni di guerra. Il direttore generale Rogg è in contatto quotidiano con il Chelsea per trovare una linea di condotta comune. Che può essere questa: vendere Salah a peso d’oro e avere dai Blues un premio valorizzazione (tre milioni e il prestito del talento Loftus-Cheek oppure di Oriel Romeu). I Della Valle hanno però ribadito ai collaboratori di Abramovich che l’egiziano non può essere ceduto all’Inter. In caso contrario la Fiorentina chiederà alla Fifa di squalificare l’attaccante a causa della carta privata. La partita è tutta da giocare. Inter e Roma sono alla finestra con stati d’animo opposti. La società nerazzurra entrerà in pista solo se avrà il via libera dal Chelsea e, anche, dalla Fiorentina. E ha fretta di avere un segnale chiaro in questo senso. I giallorossi, invece, hanno bisogno di tempo. Prima di pensare a Salah devono acquistare un centravanti di livello internazionale e fare cassa con alcune cessioni nobili. Nessuno dei club vuole mollare la presa. Ma dove funzionerebbe meglio Salah: con Mancini o con Garcia?
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Salah diviso tra 2 schemi. Inter meglio della Roma
Almeno sulla carta il Messi d’Egitto sembra perfetto per il nuovo progetto nerazzurro. Nella squadra giallorossa giostrerebbe da attaccante di sinistra con Iturbe a destra e Totti, in attesa di una punta di ruolo
Almeno sulla carta il Messid’Egitto sembra perfetto per il nuovo progetto nerazzurro. L’idea tattica di Mancini è di portare più velocemente possibile la palla nella zona avversaria. Nel territorio di caccia preferito di Mohamed. Nell’Inter attuale il talento egiziano partirebbe da destra andando a cercare il centro del campo e il suo piede preferito, il mancino. Il segreto è servirlo quando è lanciato. Quando parte in verticale, con il pallone attaccato al piede Salah ha grande facilità di andare in porta ma anche di dialogare con i compagni. Nell’Inter di oggi troverebbe un riferimento centrale prezioso in Icardi e una sponda formidabile in Palacio (o in futuro nel corteggiato Perisic). L’importante è la rapidità d’esecuzione. Negli ultimi tempi fiorentini le difese avversarie riuscivano spesso a ingabbiare l’egiziano costringendolo a ricevere palla da fermo e, magari, spalle alla porta.
La Roma di Garcia è meno portata ai rovesciamenti rapidi di campo. Ama più la manovra, il possesso palla. Una logica tattica che certo non aiuterebbe l’esplosività dell’egiziano che, come dicevamo, ha bisogno spazio e ripartenze. Oggi Mohamed nella squadra giallorossa giostrerebbe da attaccante di sinistra con Iturbe a destra e Totti, in attesa di una punta di ruolo, come falso nove. Con Salah al posto di Gervinho la Roma si garantirebbe sicuramente più gol. L’egiziano ha una media tiri in porta-reti da far paura. Frutto della sua freddezza quando arriva davanti al portiere e dell’abilità di restare in perfetto equilibrio con il corpo anche quando viaggia a cento all’ora. Ma Garcia che ama avere gli esterni molto larghi dovrebbe correggere qualcosa nel suo disegno tattico. Come diceva Montella, con Salah si gioca in dieci più uno. Opzione impossibile per Mourinho. Ma di Special One ce n’è uno solo.
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