rassegna stampa

Sacchi: “Roma, ecco cosa serve col Barça: agonismo, collettivo e organizzazione di gioco”

L'ex c.t. della Nazionale azzurra: "I catalani non sono più irresistibili: il gioco non incanta, il pressing si è ridotto così come i sincronismi e l’agilità di manovra, il possesso è meno preciso e veloce. Ma hanno Messi"

Redazione

I quarti di finale di Champions propongono un durissimo confronto Italia-Spagna: oggi Juventus-Real Madrid e domani Barcellona-Roma. Non poteva capitare di peggio ma forse anche di... meglio, scrive Arrigo Sacchi su "La Gazzetta dello Sport". Per il peggio basta guardare l’albo d’oro delle ultime 10 edizioni: ci sono tre vittorie del Real e tre del Barça. Il meglio riguarda la condizione non straordinaria delle due spagnole mentre le italiane sembrano in un ottimo momento di forma. Questo fa ben sperare.

(...) La Roma invece se la deve vedere con il Barcellona. E anche i catalani non sono più irresistibili: il gioco non incanta, il pressing si è ridotto così come i sincronismi e l’agilità di manovra, il possesso è meno preciso e veloce. Ma hanno Messi. Il fuoriclasse argentino terrorizza gli avversari e illumina il Barcellona con giocate imprendibili e imprevedibili. Gli uomini di Di Francesco potrebbero però mettere il Barça in difficoltà giocando da vera squadra nell’organizzazione, nella collaborazione e nell’attenzione. La compattezza permetterebbe in fase difensiva marcature, raddoppi e pressing così come i posizionamenti preventivi aiuterebbero i difensori. Se poi il pressing fosse efficace, i catalani - che non sono abituati - andrebbero in emergenza. L’agonismo, il collettivo e l’organizzazione di gioco rappresentano per i giallorossi la sola possibilità per superare il gap tecnico e uscire bene da questo terribile confronto.