Arrigo Sacchi torna a parlare dell'attuale campionato in una lunga intervista rilasciata sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport". L'ex c.t. della Nazionale si è soffermato anche su Eusebio Di Francesco e sulla Roma. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
rassegna stampa
Sacchi: “Di Francesco bravissimo, gioca un calcio coraggioso. A Roma è difficile vincere”
Parla l'ex c.t. della Nazionale: "Il calcio è un riflesso della società. La Capitale è la città più bella del mondo, ma soffocata dall’immondizia. Contraddizioni, problemi. Città dispersiva. “Uno scudetto a Roma ne vale dieci a...
Altri tecnici nel futuro?
"Giampaolo, che contattai per primo, quando Ferrara lasciò l’Under 21 e Gasperini che ha creato una simbiosi unica con proprietà e città. E Di Francesco, che è bravissimo. Loro sì, giocano un calcio con lo spirito dei padri fondatori: coraggioso, offensivo, ottimistico. Oltre la tradizione. Come pure Oddo e De Zerbi. Ma non è facile. Alla vigilia di un Milan-Napoli mi ritrovai in un ristorante di Milano con mia moglie. C’erano anche dei giornalisti, tra i quali Brera. Uno venne al tavolo a chiedermi: “Chi marcherà Maradona? Abbiamo fatto una scommessa tra noi”. Uno diceva Baresi, un altro Tassotti, un altro Galli... Mia moglie, che non segue il calcio, mi chiese: “Ma tu non giochi a zona?” Se uno non vuol capire...".
Di Francesco, tra Nainggolan e spiccioli, ha qualche problema.
"Lo dicevo: il calcio è un riflesso della società. Roma è la città più bella del mondo, ma soffocata dall’immondizia. Contraddizioni, problemi. Città dispersiva. È difficile vincere. “Uno scudetto a Roma ne vale dieci a Torino”, dice Capello".
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