In casa Roma ci si smentisce a vicenda. Così capita che Pallotta appena sbarcato a Roma smentisca Sabatini («Rüdiger non ho intenzione di venderlo e non so da dove nasca questa storia», quando era stato il d.s. a definire il tedesco «sostituibile») e Spalletti ieri smentisca lo stesso Pallotta («È difficile assicurare che restino tutti in un mercato aperto come questo», dopo che il presidente aveva invece detto che non sarebbe partito nessuno).
rassegna stampa
Sabatini e Pallotta lontani. Totti: è il giorno del sì
Un altro anno di contratto, con un successivo ruolo di rilievo nei quadri tecnici del club per i 6 anni da dirigente: la firma del capitano è vicinissima
Intanto il presidente è a Roma, dove resterà fino a venerdì. Ieri l'incontro con Spalletti e Baldissoni, mentre oggi sarà il giorno della firma di Francesco Totti, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Un altro anno di contratto, con un successivo ruolo di rilievo nei quadri tecnici del club per i 6 anni da dirigente. «Totti? Di lui ne parlerà il presidente perché la Roma è una squadra, ognuno ha il suo ruolo», ha detto ieri Spalletti. Il quale poi per il futuro ha aggiunto: «La Roma ha un bel motore, con dei bei cavalli e sarebbe bene lasciarli fare, andrebbero mantenuti senza metterci le mani. Per vincere lo scudetto bisogna fare delle grandi cose. Il discorso non è semplice, dobbiamo lavorare con professionalità perché lo richiede questa piazza. Szczesny e Digne? Stiamo provando a tenerli. Ma per Lucas, ad esempio, mi sembra che il Psg lo voglia tenere».
Il Psg, invece, si è aperto ad una soluzione ed è entrato nell’ottica d’idee di poter cedere Digne alla Roma. La formula resta ancora il prestito, ma questa volta con l’obbligo di riscatto al posto del diritto. Bisogna solo trovare un accordo sulla cifra del riscatto (il Psg ne vuole 15, la Roma vuole scendere) e sulle modalità di pagamento. L’alternativa, in caso, è stata individuata in Mario Rui: costa circa 7 milioni.
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