rassegna stampa

Ryan, l’erede dei Friedkin sedotto dal soccer

Il figlio di Dan è entusiasta della possibilità di controllare la Roma e nelle prossime settimane può arrivare nella capitale

Redazione

Il parallelismo con Steven Zhang verrebbe facile: se Dan Friedkin acquisterà il controllo del pacchetto di maggioranza della Roma, suo figlio Ryan potrebbe essere il filo conduttore con la proprietà, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Eppure le cose non stanno esattamente in questo modo. Dagli Stati Uniti, chi conosce bene usi e costumi del magnate texano (ma nato in California) che guida il gruppo di famiglia, quello che ha conquistato il mondo degli affari grazie all’importazione delle Toyota negli Usa, racconta come Friedkin senior non sia tipo da disinteressarsi completamente di un business su cui dovrebbe investire più o meno 700 milioni. Ma prende quota un’altra certezza: Ryan è un trentenne di qualità, ovvero un rampollo che ha preso tante delle doti del padre.

Così, se finora si è occupato con successo di cinema, diventando intelligente produttore di film hollywoodiani, sembra che il calcio lo abbia conquistato, grazie anche alla opportunità che c’è di controllare la Roma. La prossima, dovrebbe essere la settimana della svolta, e il parere di Ryan (che si dice possa tornare nella Capitale) potrebbe contare, tanto più che quando, un paio d’anni fa, Pallotta aveva offerto a Friedkin Sr. di entrare nell’azionariato, la risposta fu un gentile "per ora no, grazie". Adesso le cose sono cambiate, e c’è chi giura che dietro questo cambio di rotta ci sia anche l’entusiasmo di Ryan.