Se è vero, come molto probabilmente lo è, che Rudi Garcia ha posizionato il suo mirino sul Torino, allora un po’ tutto dipenderà proprio dalla sfida di domenica sera, quando all’Olimpico i giallorossi ospiteranno la squadra di Giampiero Ventura. Quella, per la Roma, sarà una partita da vincere a tutti i costi, eventualmente anche giocando male: questo stavolta quasi non importa. Quel che conta, invece, sono proprio i tre punti. Per la classifica, ma soprattutto per il morale. E per un ambiente che, in caso contrario, sprofonderebbe nelle polemiche per quasi due settimane, fino ad Atalanta-Roma del 22 novembre.
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Rudi: «E ora battiamo il Torino Dopo tutto tornerà come prima»
Contro il Torino i giallorossi dovranno vincere a tutti costi per i tre punti, ma soprattutto per il morale
Fuori dalla tempesta Ieri, a Trigoria, Garcia ha provato a spiegare proprio questo ai suoi ragazzi. «Mettiamoci da parte questo brutto momento e pensiamo al Torino — ha detto il tecnico francese al gruppo alla ripresa degli allenamenti —. Serve un ultimo sforzo, è una partita da vincere a tutti i costi. Poi ci sarà la sosta, recupereremo un po’ tutti gli infortunati e vedrete che le cose andranno molto meglio di adesso». Un Garcia positivo, dunque, quasi soddisfatto delle risposte avute dai suoi a Monaco. Non del risultato, ovviamente, ma dell’atteggiamento della squadra. Il fatto che abbia visto i suoi lottare, combattere, provare a battagliare e tenere testa a uno squadrone come il Bayern, l’ha rasserenato. In attesa di raggi di luce, è meglio far passare la tempesta è stato in buona sostanza il ragionamento del tecnico, trasmesso poi anche al gruppo.
Lavoro in vista
Il problema di Garcia ora sarà proprio questo, portare a casa tre punti e poi ricaricare le pile nelle due settimane della sosta. Fisicamente, ma anche psicologicamente. Il problema vero, però, è che ogni volta che c’è la possibilità di fermarsi, eliminare le scorie e ricostruire la corteccia, a Trigoria c’è quasi un fuggi fuggi generale, causa nazionali. Sarà probabilmente così anche stavolta, con almeno 11 giocatori pronti a rispondere alle convocazioni dei rispettivi paesi. Tra questi anche Yanga-Mbiwa: «Sono molto felice di essere stato chiamato ancora, sono qui per completare il gruppo — dice il francese —. A Newcastle mi sono un po’ perso, c’erano troppe nuvole... Sto tornando in forma, c’è solo da stare attenti agli infortuni». Appunto, è la stessa preoccupazione di Garcia.
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