L’urlo, il pianto irrefrenabile, compagni e avversari che si mettono le mani ai capelli, lo stadio in silenzio, gente che prega, scrive Fabio Licari de La Gazzetta dello Sport. Scene impossibili da dimenticare di quel 12 aprile 2000, quasi vent’anni fa. Sempre l’Olimpico, Lazio-Inter di Coppa Italia. Ronaldo è in campo da neanche sette minuti, il ginocchio destro gli cede subito, mentre tenta un doppio passo. Il Fenomeno tornerà in campo a dicembre. Un anno e mezzo dopo vincerà il Mondiale 2002 con il Brasile.
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Ronaldo, Baggio, Del Piero, Totti: quell’infortunio dei campioni
Nicolò Zaniolo è l'ultimo di una lunga lista di grandi giocatori ad aver subito la rottura del crociato
Lo stesso Mondiale negato a Roberto Baggio, che vanta forse il recupero più veloce dalla rottura del crociato (in questo caso, ginocchio sinistro). Quando gioca nel Brescia si fa male il 30 gennaio 2002, ma è di nuovo in maglietta e pantaloncini (e gol) il 21 aprile, con vista sul Mondiale nippo-coreano che però il c.t. Trap non gli concede, temendo che la condizione fisica non sia ideale. Nel 1985, in Rimini-Vicenza, erano partiti crociato anteriore del ginocchio destro, collaterale, menisco, capsula.
L’8 novembre 1998 — la scena ricorda quella drammatica di Ronaldo — è Ale Del Piero a farsi molto male in un Udinese-Juve dopo un contrasto con Zanchi: saltano crociato anteriore e posteriore sinistro, la degenza sarà lunga e lo juventino tornerà abile e arruolato soltanto il 4 agosto successivo. È invece il crociato sinistro quello che obbliga Francesco Totti a fermarsi il 19 aprile 2008 durante Roma-Livorno. Campionato finito ma Francesco la prende con filosofia ripensando alla grave frattura che, due anni prima, non gli aveva impedito di andare al Mondiale e vincerlo.
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