rassegna stampa

Romanzo Ranieri: la Roma, il Cagliari e un cuore diviso a metà

LaPresse

L’allenatore giallorosso ha sempre ammesso: "Ho allenato tante squadre, ma a me brillano gli occhi soltanto per queste due"

Redazione

Sabato prossimo Claudio Ranieri avrà l’anima divisa a metà. "Ho allenato tante squadre, ma a me brillano gli occhi soltanto per due: la Roma e il Cagliari. Nel cuore ho queste" ha ammesso il tecnico pochi giorni fa.

Se Roma è la città che il destino generosamente ha dato in sorte a Ranieri al momento della nascita, Cagliari è quella che lo ha scelto e adottato. Lo si capisce rivedendo il filmato del suo addio, dopo tre stagioni che per Ranieri hanno rappresentato una sorta di rito di passaggio nel mondo adulto degli allenatori di calcio. Il matrimonio, iniziato in Serie C1 nel 1988 si stava concludendo gioiosamente nel 1991 in Serie A, con un bilancio di due promozioni consecutive (con vittoria della Coppa Italia di Serie C) e una salvezza nel massimo campionato, scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Ranieri era arrivato a Cagliari a 37 anni, irrobustitosi solo sulle panchine della Vigor Lamezia in Interregionale e della Puteolana, in C. "Qualcuno mi diceva che potevo bruciarmi, ma nella vita bisogna rischiare. Io l’ho fatto e, su indicazione della società, sono diventato anche uomo immagine del Cagliari", spiegò con voce commossa.

Sarà per questo che a Trigoria sussurrano come Ranieri in questi giorni sia più nervoso. Ieri tra l’altro ha voluto parlare alla squadra chiarendo questi concetti: "Adesso dobbiamo mettercela tutta. Agguantare la zona Champions è possibile. Il nostro obiettivo ora è vincerle tutte. Dobbiamo crederci". Lui ci crede, ed in cuor suo non è affatto dispiaciuto che il Cagliari arrivi all’Olimpico con la salvezza virtualmente alle porte, visto gli undici punti di distanza che ha dalla zona pericolo. Nel lungo viaggio da Roma a Roma è stata proprio Cagliari a rappresentare la tappa del cuore. E guai a dimenticarlo.