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Romanzo DDR: ultimo viaggio in maglia giallorossa. E scattano i ricordi

LaPresse

Il racconto delle sue trasferte: dalla prima a Firenze per la gara scudetto al "gol Supercoppa" di S. Siro

Redazione

Il primo viaggio vero con la Roma Daniele De Rossi l’ha fatto in una data storica. Nove aprile 2001, la squadra di Capello si giocava lo scudetto, a Firenze fu costretta a scendere in campo di lunedì per motivi di ordine pubblico, ma i tifosi riempirono lo stesso il Franchi. E lo striscione "Siamo tutti parrucchieri" divenne il simbolo non solo di quella trasferta, ma di tutta la stagione. De Rossi doveva ancora compiere 18 anni. In panchina, vedendo i calciatori per cui tifava così vicini, sognava di diventarne compagno prima e leader poi. C’è riuscito, anche se lo scudetto che la Roma conquistò quell’anno, lui non è mai riuscito a vincerlo.

L’esordio in campionato arriva il 25 gennaio 2003, sul neutro del Garilli si gioca Como-Roma, De Rossi parte dal primo minuto ed è l’inizio di una storia che terminerà tra una settimana, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport. Rimpianti In mezzo tanti viaggi da ricordare, come quello a Marassi di qualche settimana fa, quando con il suo gol alla Samp ha aperto la strada a quella che sembrava una rimonta Champions possibile. E poi, ancora, l’andata della semifinale di Champions col Liverpool, che lui, come tutti i romanisti, vorrebbe rigiocare. Contro il Parma l’Olimpico sarà tutto esaurito. Per lui e con lui. Lui che oggi, partendo per l’ultima volta con la Roma, nel libro dei ricordi non potrà non mettere quel viaggio verso San Siro quando, nell’agosto del 2007, un suo rigore regalò alla Roma la Supercoppa contro l’Inter.