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Romanzo Champions. Atalanta-Roma è storia infinita, sempre a caccia di passaporto

LaPresse

Inseguimenti, sorpassi, rimonte: è una sfida da montagne russe. Come stasera: Gasperini cerca l’allungo, Fonseca la partita della svolta

Redazione

Si inseguono da più di tre anni, continueranno stasera: la classifica dice che a guardare dal basso in alto stavolta è la Roma, ma non è (solo) quello il punto, come riporta La Gazzetta dello Sport.

Il fatto è che la storia delle sfide fra Atalanta e Roma è una montagna russa infinita: salite e discese di punti, ma anche incroci dalle trame schizofreniche, condite da ribaltoni improvvisi, imprevisti, inspiegabili. Un romanzo, più che una storia. E anche quest’anno è un romanzo Champions.

Nel primo anno dell’era Gasperini, la Roma di Spalletti arrivò seconda e l’Atalanta quarta, quando quel posto non dava diritto al portone principale dell’Europa, ma all’Europa League.

Di Francesco il secondo anno corse molto più forte (alla fine +17) e Gasp si «accontentò» dei preliminari di Europa League. L’anno scorso ruoli invertiti, dopo il fotofinish dell’ultima giornata: la Dea per la prima volta in paradiso e i giallorossi ai gironi della seconda coppa. È così anche quest’anno, e anzi forse lo sarà anche di più. Quindici giornate da giocare sono tante, ma le 23 in archivio hanno già dato un’indicazione precisa: tre posti Champions già assegnati, per il quarto una sfida a due, stavolta. Atalanta-Roma, appunto. Anche se il 2020 le ha viste frenare: un po’ l’Atalanta e molto la Roma, 11 punti in sei partite contro 4 e quella vertigine da mondo capovolto di cui si diceva. Fonseca era a +4 a fine anno, oggi insegue a -3.

Dunque da tre anni va così: Atalanta e Roma si sorpassano, si controsorpassano, si raggiungono. In questo campionato è stato avanti dieci giornate Gasp, altre dieci Fonseca e tre volte si sono abbracciate non amichevolmente a pari punti. E che anche alla Roma si viva la sfida di stasera come uno spareggio non è certo un mistero.