L’ultima partita europea vinta dalla Roma all’Olimpico è vecchia di 413 giorni, quasi 14 mesi, quando il 17 settembre i ragazzi di Garcia vinsero per 5 a 1 contro i campioni di Russia del Cska Mosca. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", Garcia finora non è esattamente uno specialista di successi in Champions League. Il suo curriculum infatti racconta – su 23 incontri diretti – di appena 4 vittorie: due contro il Cska, battuto sia con il Lilla che con la Roma, poi alla guida dei francesi contro Bate Borisov e Copenaghen (preliminari).
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Roma, unico imperativo: vincere come 14 mesi fa
"La Champions League è un minicampionato in cui ogni partita vale il triplo. Serve vincere per prendere tre punti e avvicinarci alla qualificazione"
L’andata con il Bayer Leverkusen ha comunque insegnato qualcosa: «Ci ha confermato ciò che sapevamo: i tedeschi hanno doti in attacco e debolezze in difesa. Il risultato alla fine ce lo potevamo anche aspettare dato il momento delle due squadre. Anche noi eravamo in un momento in cui segnavamo tanto e in difesa potevamo fare meglio sul piano collettivo. Stavolta però non avremo scelta: giocheremo per vincere perché dobbiamo vincere». Secondi i numeri il girone è ancora aperto: «La Champions League è un minicampionato in cui ogni partita vale il triplo. Serve vincere per prendere tre punti e avvicinarci alla qualificazione. Nessuno è ancora qualificato, nessuno è ancora fuori. Noi sappiamo che ci occorre una vittoria ed è quello che cercheremo ».
(M.Cecchini)
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