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Roma, un mondo nuovo: più pericolosa con De Rossi e i gol aumentano

Roma, un mondo nuovo: più pericolosa con De Rossi e i gol aumentano - immagine 1
Il nuovo tecnico ha subito cercato di ridare fiducia ed autostima al gruppo
Redazione

Ridurre tutto ad un mero conteggio aritmetico sarebbe forse ingiusto, con José Mourinho che nelle tre partite giocate contro gli stessi avversari di Daniele De Rossi ha fatto in tutto 4 punti, a cospetto del percorso netto dell’attuale tecnico giallorosso, che ha centrato tre vittorie sue tre, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Però alla fine contano anche i numeri e le statistiche e queste per ora danno proprio ragione a De Rossi.

Quello che ha fatto De Rossi è stato soprattutto rendere normale alcune cose, fare i passi semplici, cercare di ridare fiducia ed autostima al gruppo. Tutto questo non è arrivato solo con il passaggio alla difesa a 4, che comunque ha pesato perché con questo assetto la Roma guadagna un uomo in più in fase offensiva (mentre a tre giocava con dei quinti che funzionavano solo ad intermittenza).

Tanto che anche la produzione dei gol è quasi raddoppiata, visto che in tre gare i giallorossi hanno segnato 8 reti (alla media di 2,67) a cospetto delle 32 nelle 20 di campionato con Mourinho (media di 1,66 a partita). Ma nel normalizzare le situazioni De Rossi ha riportato anche alcuni giocatori nelle posizioni di loro massima efficacia. Due su tutti, El Shaarawy e Zalewski, ma anche Pellegrini che con questo modulo è molto più dentro il gioco, più coinvolto di quanto non fosse nel 3-5-2 in cui Mourinho cercava spesso la verticalizzazione sulla punta (Lukaku) per sfruttare poi le sue giocate a muro.

Se poi andiamo a fare il parallelo tra le 20 partite di campionato gestite da Mourinho e le tre sotto la guida di De Rossi, emergono anche dei dati statistici interessanti. La Roma di Mourinho, ad esempio, tirava di più (una media di 12,55 tiri a partita, contro gli 11,33 di De Rossi), centrando anche di più i pali avversari (4,05 contro 3,33). Solo che quella di De Rossi ha una efficacia maggiore, che poi si rispecchia in una percentuale realizzativa del 23,53% (contro il 12,75% di Mou). Insomma, la qualità delle giocate offensive è inevitabilmente migliore, tanto che i tiri - anche se minori a livello quantitativo - sono evidentemente più puliti e, quindi, anche più pericolosi.

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