rassegna stampa

Roma, testa alla Champions o sarà ancora rivoluzione

LaPresse

Dopo l’era di Sabatini e Monchi, ora rischia il d.s. Petrachi. Fonseca raduna il suo staff per fare il punto della situazione

Redazione

Clic. Due istantanee per fotografare le situazioni, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Il 31 dicembre 2019, oltre ai giocatori attuali, Paulo Fonseca aveva a disposizione Nicolò Zaniolo, Amadou Diawara e Alessandro Florenzi. Il 31 gennaio 2020 l’allenatore – perso quel terzetto – può contare su Bruno Peres, Carles Perez, Rogerio Ibanez e Gonzalo Villar.

Domanda: la Roma era più forte adesso oppure un mese fa? Crediamo che quasi tutti i tifosi giallorossi voterebbero per la «vecchia» squadra.

La partita di sabato prossimo contro l’Atalanta rappresenta una specie di cartina di tornasole del momento. Ovvero: o si resta in corsa per il posto in Champions League (vincendo o pareggiando) oppure si affonda, scivolando a 6 punti dai nerazzurri e con gli scontri diretti a sfavore. A quel punto, l’impressione è che gli ultimi tre mesi della stagione, a meno di miracoli in Europa League, correrebbero il rischio di essere un lungo calvario. Con l’aggravante emotiva – illogica ma comprensibile – di doversi specchiare nella stagione finora ottima della Lazio.

Se il ceo Fienga può godere della franchigia dovuta al fatto che il suo piano industriale – con o senza qualificazione in Champions – è stato approvato dallo stesso Dan Friedkin, il magnate texano (ma di origine californiana), che presto sarà il nuovo proprietario del club, giudicherà tutti dai risultati. E se quella del d.s. Petrachi al momento pare la posizione più fragile – il mercato è stato poco convincente e il «modus operandi» a Trigoria è stato finora inutilmente muscolare, tanto da rimanere inviso ai calciatori – la sua e quello del suo staff (a partire da Longo e Cavallo) non sono le uniche posizione da verificare, anche se l’area tecnica è sempre la più in bilico, come è già successo nell'era americano con Sabatini e Monchi.

Detto che da tempo è già stato deciso il cambio al vertice del settore giovanile, dove tornerà protagonista Bruno Conti, affiancato con tutta probabilità da Alberto De Rossi, tutti si aspettano uno scatto anche da Fonseca. L’allenatore portoghese ha in mano il gruppo, però deve dimostrare di essere capace di saper uscire dal momento difficile, visto che – a causa di questo inizio di 2020 choc – al momento ha un solo punto in più di Di Francesco un anno fa. Per questo, due giorni fa, ha portato tutto il suo staff a pranzo a Siena per fare il punto della situazione e trovare nuove soluzioni.