rassegna stampa

Roma sorridi è tornato Dzeko. Il Frosinone non molla, ci pensa Edin: gol al 95′

LaPresse

Errori ed emozioni. Vantaggio di Ciano, i giallorossi ribaltano il match, Pinamonti trova il 2-2 poi risolve il bosniaco. Manolas va k.o.

Redazione

Guai a far arrabbiare i campioni. Nell’ultima azione della partita ci pensa Dzeko - beccato ferocemente dal pubblico di casa per gran parte della partita - a segnare il gol che regala alla Roma un 2-3 francamente ingeneroso per il Frosinone, che pensava di aver santificato un pari propiziato dalle reti di Ciano, Pellegrini, Pinamonti e dello stesso Dzeko. Niente da fare. Così i giallorossi continuano a restare in scia al Milan per il 4° posto, mentre la corsa salvezza dei ciociari si complica ulteriormente. Come scrive Massimo Cecchini su “La Gazzetta dello Sport”, la Roma in partenza sceglie di tenere in panchina tre diffidati eccellenti come Florenzi, Fazio e Zaniolo, lasciando a rischiare solo Manolas. Non solo. DiFrancesco decide di tornare al 4-2-3-1, rilanciando dall’inizio Perotti, pronto a scambiarsi di fascia con El Shaarawy, mentre a Pellegrini è affidato il compito di guastatore dietro a Dzeko. Il Frosinone, nella classica difesa a tre imperniata su Salamon, prova a fare densità con una mediana a cinque. Ma la rete del vantaggio dei giallazzurri è frutto di un pasticcio tra De Rossi e Nzonzi; ne approfitta Ciano che scaglia un gran tiro dal limite su cui Olsen sbaglia. Sei minuti più tardi la squadra di Baroni potrebbe addirittura raddoppiare se su cross di Beghetto lo stesso Ciano non mandasse alto da buona posizione. La Roma si scuote e comincia a presidiare la trequarti, così al 14’ Sportiello deve volare per deviare un colpo di testa di El Shaarawy servito da Perotti. La gara s’innervosisce e Dzeko, “reo” di aver restituito una rimessa agli avversari in un punto diverso, comincia ad essere beccato dalla curva, a cui il bosniaco risponde con un sarcastico saluto della mano. Impressioni? Il centravanti si carica e così al 30’, approfittando di una palla su cui Goldaniga dorme, lo stesso Dzeko conclude rasoterra e batte Sportiello. Ma non basta, visto che passano 72 secondi e il centravanti innesca una ripartenza su cui la difesa si fa trovare scoperta, così El Shaarawy può proporre un tiro-cross su cui Pellegrini irrompe in scivolata realizzando il raddoppio. La ripresa comincia al piccolo trotto, con la Roma che appare in grado di anestetizzare la gara. La girandola dei cambi, però, giova al Frosinone, che con Pinamonti e Trotta disegna un 3-4-3 d’assalto. Al 23’, infatti, su cross di Zampano è lo stesso Pinamonti ad arrivare sotto porta in modo scoordinato, ma al 35’ l’ex baby interista realizza concludendo un’azione innescata da Molinaro e rifinita da Ciano. È il pari, ma i giallazzurri non frenano, tant’è che al 40’ Olsen si guadagna la giornata salvando su una girata di Trotta. La partita a quel punto perde di logica, con squadre allungate, ripartenze da entrambi i lati e giallorossi ringhianti. E allora, proprio come una vendetta da servire fredda, al 50’, su cross di El Shaarawy in percussione dalla sinistra, è Dzeko ad anticipare tutti e battere Sportiello. È il gol partita, che viene appannato solo dall’infortunio alla caviglia destra occorso a Manolas, uscito in barella e con le mani sulla faccia. Inutile dire che, col derby e il Porto che incombono, per la Roma è la peggiore notizia della giornata.