rassegna stampa

Roma, sono nove gli indispensabili. Kolarov e Smalling non si fermano mai

Gli ultimi due k.o. colpa della stanchezza Pesano gli infortuni e qualche scelta...

Redazione

C’è un perché nella flessione finale della Roma ed è legato all’usura e alla stanchezza dei giocatori, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

In particolare dei 9 stakanovisti, quelli che il tour de force di 7 partite in venti giorni se lo sono fatto in pratica tutto. In 4 per intero (Pau Lopez, Kolarov, Smalling e Veretout), in tre quasi (Dzeko, Mancini e Zaniolo) e altri due per larga parte (Pastore e Kluivert).

Fonseca ha dovuto subito alzare bandiera bianca dal punto di vista delle scelte per gli infortuni di Kalinic e Cristante a Marassi, recuperando un po’ di minutaggi sparsi con i successivi rientri di Perotti, Under e Diawara. I 9 che hanno tirato la carretta in questi ultimi 20 giorni sono anche quelli che hanno giocato di più in assoluto. Insomma, sono i 9 di cui Fonseca si fida di più, anche se sul dato totale sicuramente influisce quello parziale delle ultime 7 gare. A ruota, poi, ci sono Spinazzola e Fazio per il tour de force, Cristante in assoluto, nonostante di queste sette partite il centrocampista ex Atalanta abbia giocato solo spiccioli (7 minuti) della prima. La sua assenza, però, per il portoghese è evidentemente pesante.

L’altro dato che emerge chiaramente è il maxi utilizzo di Kolarov, che è quello che in assoluto ha giocato di più di tutti. Il terzino serbo avrebbe bisogno di rifiatare, è stato evidente anche a Parma ed in Germania. Fonseca però a lui non vuole rinunciare e anche lui di fermarsi proprio non ne ha voglia.

Un altro che da quando è andato a regime fisicamente è un punto fisso è Chris Smalling, che ha riposato solo nella partita di Graz, con il Wolfsberg. Ma che nelle 7 ultime partite ha fatto percorso netto. E forse non è un caso che le uniche due partite in cui il difensore inglese ha faticato sono state proprio quelle di Moenchengladbach e Parma. Per lui, però, a differenza di Kolarov ora ci sarà la possibilità di tirare il fiato e ricaricare le pile.