Sette partite in cui la Roma ha preso puntualmente gol. In tutto sono 15 gol in sette partite, alla media di 2,14 a gara. Una media da zona retrocessione. Una media su cui nulla può neanche uno come Chris Smalling, probabilmente l’ultimo vero raggio di luce di una difesa che in questo 2020 ha fatto acqua un po’ da tutte le parti. In queste prime sette partite, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport", peggio della Roma hanno fatto solo tre squadre: Torino, Spal e Sampdoria con 16 gol subiti a testa. Poi, appunto, c’è la Roma con quelle 15 reti, al fianco del Brescia e seguita poi dal Cagliari (13), dal Napoli (12) e da un poker a quota dieci formato da Bologna, Sassuolo, Lecce e Parma. È evidente come il problema non possa essere solo ed esclusivamente legato ai quattro di difesa.
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Roma, Smalling non basta: è una difesa da ultimi della classe
Nel 2020 presi 15 gol in 7 partite. Peggio solo Toro, Samp e Spal (16). Parte tutto dal pressing a vuoto
La Roma va spesso a pressare alta per riconquistare la palla, possibilmente nella metà campo avversaria. Questo comporta inevitabilmente una pressione forte anche dei centrocampisti, a copertura anche delle possibili linee di passaggio nell’uscita dal pressing della squadra avversaria. Se questa pressione invece salta, è inevitabile che poi salti un po’ tutto. Che cosa fare allora? Difficile dirlo e, ovviamente, spetta solo a Fonseca trovare le soluzioni giuste. O, almeno, quelle più opportune a tamponare questa emorragia di reti. Di certo c’è che Fonseca ha un punto fermo da cui partire. O ripartire, se si vuole. E cioè Smalling, che anche in questa Caporetto del 2020 ha sempre dimostrato di essere un difensore di alto livello Con lui l’altro punto fermoèovviamente Pau Lopez. Insomma, è un momento difficilissimo e forse sarebbe meglio pensare a coprirsi (dal punto di vista difensivo) un po’ di più. Anche con il Gent, anche con il Lecce
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