rassegna stampa

Roma, Smalling 6 forte. Aldair ha trovato l’erede

LaPresse

Dopo l’addio di Pluto, la maglia torna a un difensore Il brasiliano: "Ha classe ed esperienza: farà bene"

Redazione

Il "sei"è un numero ma anche un tempo verbale che richiama l’essenza. Come riportato da Massimo Cecchini di La Gazzetta dello Sport, i tifosi della Roma hanno riscoperto in quel numero un combattente: Chris Smalling è un "sei". Il paragone richiama subito quello che per 13 anni vestì la maglia della Roma facendo innamorare tutti e conquistando il mondo. Già, perché Aldair Nascimento do Santos, alle soglie dei 54 anni, può vantare in bacheca un Mondiale, due Coppe America, una Confederations Cup, un bronzo olimpico, un campionato carioca col Flamengo e, naturalmente, uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana nella Roma, di cui è stato uno dei difensori più grandi.

Vista l'importanza del centrale brasiliano, il 2 giugno 2003, il club giallorosso organizzò un "Aldair Day", cioè un’amichevole alla cui conclusione la maglia numero 6 fu ritirata. Dieci anni più tardi però, per venire incontro al desiderio dell'olandese Kevin Strootman, arrivato dal PSV, gli venne consegnato l'ambito numero. Ma adesso le cose sono ulteriormente cambiate visto che quel numero è tornato addosso da un difensore dopo 16 anni. Smalling, appunto, che sta facendo sognare. Se già all’esordio, forse unico tra i giallorossi, contro l’Atalanta aveva fatto registrare buoni giudizi, contro il Lecce l’inglese ha brillato con una prestazione solida. I 10 palloni recuperati, il 92% dei passaggi completati e il 100% dei duelli aerei vinti sono i numeri che riportano a quel senso di sicurezza che sta conquistato compagni e tifosi.  Non stupisce, perciò, che Aldair parli bene del suo erede più che virtuale definendolo un buon acquisto e, un giocatore d'esperienza che fa certo molto comodo, soprattutto visto le modifiche tattiche fatte da Fonseca.